Tolomeo II: differenze tra le versioni

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Nel mese di luglio del [[268 a.C.]] morì [[Arsinoe II]], una delle figure femminile più importanti del mondo ellenistico, che aveva spinto il marito a una politica estera molto anti-macedone.<ref group=N>La data di morte di Arsinoe II è stata argomento di discussione, ma recentemente è stata accettata la data del 268 a.C. La questione viene dal fatto che nella [[stele di Mendes]] la sua morte è datata al 9 luglio (mese di Pachom del [[calendario egizio]]) del quindicesimo anno del regno di Tolomeo II (270 a.C., secondo le prime ricostruzioni), mentre nella [[stele di Pithom]] si dice che fosse ancora viva nel sedicesimo anno di regno del fratello. Questa confusione è dovuta al fatto che Tolomeo II contò gli anni del regno prima a partire dalla morte del padre e, successivamente, da due anni prima, cioè quando fu associato al trono. Quindi la morte di Arsinoe è stata nel 268 a.C., poiché la stele di Mendes utilizza il primo metodo di calcolo degli anni, mentre quella di Pitom il secondo ({{cita|McKechnie, Guillaume 2008|p. 68}}).</ref> Sempre nel 268 a.C., circa due mesi dopo la morte di Arsinoe, sotto l'[[Arconte eponimo|arcontato]] di [[Pitidemo]] ad [[Atene (città antica)|Atene]], il politico [[Cremonide]] presentò un decreto che sanciva l'entrata in guerra di Atene, al fianco di [[Sparta]] e dell'Egitto, contro il [[regno di Macedonia]] di [[Antigono II Gonata]], per salvare la libertà della Grecia dall'egemonia macedone.<ref>{{cita|McKechnie, Guillaume 2008|pp. 68-71}}.</ref> Tolomeo era stato spinto da Arsinoe stessa a prendere posizione contro il regno di Macedonia, sperando forse di poter mettere sul trono il figlio avuto con [[Lisimaco]], [[Tolomeo di Telmesso|Tolomeo]], al quale erano stati dati dei territori in Anatolia.<ref>{{cita|McKechnie, Guillaume 2008|pp. 66, 71}}.</ref>
 
[[File:Areus I King of Sparta.jpg|miniatura|left|Moneta raffigurante [[Areo I]], [[re di Sparta]] e alleato di Tolomeo II nella guerra cremonidea]]
 
Gli egizi, guidati dall'ammiraglio [[Patroclo (ammiraglio)|Patroclo]], condussero la guerra principalmente per mare, sconfiggendo i pirati assoldati da Antigono in [[Attica]]; tuttavia, dato che i macedoni controllavano [[il Pireo]], il porto di Atene, Patroclo agì principalmente da basi navali sulle [[isole egee]].<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 42}}; {{cita|McKechnie, Guillaume 2008|p. 72}}; {{cita|Phang, Spence, Kelly, Londey 2016|p. 188}}.</ref> Sulla terraferma, invece, l'esercito macedone risultò più efficace delle forze congiunte di Sparta e Atene: [[Areo I]], re di Sparta, non riuscì mai a uscire dal [[Peloponneso]], morendo in un attacco alla città di [[Corinto (città antica)|Corinto]] nel [[265 a.C.]], mentre gli ateniesi furono assediati e caddero infine all'inizio del [[261 a.C.]], dovendo accettare la presenza di una guarnigione macedone; Cremonide e il fratello [[Glaucone (politico ateniese)|Glaucone]] fuggirono in Egitto, dove diventarono consiglieri del re.<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 42}}; {{cita|Phang, Spence, Kelly, Londey 2016|p. 188}}.</ref>
 
Tolomeo perse dunque la guerra ma, grazie alle azioni di Patroclo, riuscì ad assicurarsi diverse basi militari sparse per l'Egeo: nell'arcipelago delle [[Cicladi]], a [[Itanos]] e [[Olous]] a [[Creta]], a [[Santorini|Thera]], a [[Methana]] e a [[Ceo (Grecia)|Ceo]], dove ci fu la base principale della flotta tolemaica durante la guerra, la città portuale di Korissia, che venne rinominata "Arsinoe" in onore della regina scomparsa.<ref>{{cita|Hölbl 2001|p. 43}}; {{cita|McKechnie, Guillaume 2008|p. 47}}.</ref>
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L'"inclinazione ai piaceri dell'amore" di Tolomeo era molto conosciuta, tanto che anche Teocrito, tra la lista delle virtù del sovrano, lo definisce ἐρωτικός (''erotikós'').<ref>{{cita|Teocrito, ''Eschine e Tionico''|v. 61}}; {{cita|Cameron 1990|p. 295}}.</ref> Oltre alle due mogli, Tolomeo II ebbe infatti molte amanti e concubine: [[Bilistiche]], dalla ascendenza dubbia ([[Ateneo di Naucrati]] la chiama "[[Achei|argiva]]",<ref>{{cita|Ateneo|XIII, 70}}.</ref> mentre [[Plutarco]] la definisce semplicemente "[[Barbaro|barbara]]"<ref>{{cita|Plutarco, ''Moralia''|753 e}} (''Amatorius'', 9).</ref>), donna molto famosa nell'antichità, due volte vincitrice ai [[Giochi olimpici antichi|giochi olimpici]] e divinizzata da Tolomeo come [[Afrodite]]-Bilistiche;<ref>{{cita|Plutarco, ''Moralia''|753 e}} (''Amatorius'', 9); {{cita|Donnelly Carney 2013|p. 127}}; {{cita|Golden 2009|p. 18}}; {{cita|Lightman 2008|pp. 59-60}}.</ref> Didime, una donna egizia di straordinaria bellezza e soggetto di un epigramma di [[Asclepiade di Samo]];<ref>{{cita|Asclepiade di Samo}} in {{cita|Antologia Palatina|V, 210}}; {{cita|Ateneo|XIII, 37}}; {{cita|McKechnie, Guillaume 2008|p. 358}}.</ref> Stratonice, a cui venne eretta una statua sulla costa di [[Eleusi]]; Mirzione, un'attrice di commedie; Cleino, la sua coppiera personale; Mnesine e Patine, due musiciste.<ref>{{cita|Ateneo|XIII, 37}}; {{cita|Hazzard 2000|p. 41}}.</ref>
 
Tolomeo II viene descritto da [[Strabone]] come un uomo dalla natura curiosa e dalla cattiva salute.<ref>{{cita|Ateneo|XII, 51}}; {{cita|Strabone|XVII, 1.5}}; {{cita|McKechnie, Guillaume 2008|p. 154}}.</ref> Infatti, benché la lunghezza della sua vita fosse al di sopra della media del tempo, ebbe almeno una malattia tanto grave da richiedere un intervento divino, come attestato da un'iscrizione nel [[tempio di Khonsu]].<ref>{{cita|Tunny 2001|pp. 119-121}}.</ref> In particolare, l'unico disturbo che viene ricordato è la [[gotta]] che lo colpiva al piede.<ref>[[Celio Aureliano]], V, 29-30; {{cita|Tunny 2001|pp. 121-122}}.</ref> Essendo Tolomeo probabilmente sovrappeso, come rappresentano anche le sue monete, il fattore di rischio di riscontrare la gotta era più alto;<ref>{{cita|Tunny 2001|p. 126}}.</ref> anche il consumo di alcool, una dieta poco salutare e, forse, la predisposizione delle acque di Alessandria possono aver contribuito alla malattia.<ref>{{cita|Tunny 2001|pp. 126-127}}.</ref> Tuttavia ciò di cui Tolomeo soffriva potrebbe non essere stata la gotta, ma un altro problema con simili effetti: [[condrocalcinosi]], [[artrite reumatoide]] o [[artrite gonococcica]].<ref>{{cita|Tunny 2001|pp. 128-129}}.</ref>
 
== Titolatura ==