Lex superior derogat inferiori: differenze tra le versioni

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Al criterio gerarchico si può ricondurre anche il ''criterio della competenza'', pure invocato per risolvere le antinomie normative. In base a questo criterio, in caso di antinomia tra due norme prevale quella posta dalla fonte del diritto alla quale è attribuita la ''riserva'' nel disciplinare la materia entro la quale ricade la fattispecie. Poichè la riserva deve essere necessariamente attribuita da una fonte gerarchicamente sovraordinata a quelle che, in conseguenza della riserva, vedono sottratta la materia dalla loro sfera di competenza, le norme di queste ultime che disciplinano tale materia si pongono in contrasto con la norma di rango superiore che ha previsto la riserva e, di conseguenza, sono invalide (in altri termini, il contrasto tra norma della fonte che gode della riserva e norma di altra fonte si risolve in contrasto tra quest'ultima e la norma superiore che ha stabilito la riserva).
 
Il criterio gerarchico prevale sia sul criterio di specialità, espresso dal brocardo ''"[[lex specialis derogat generali]]"'', sia su quello cronologico, espresso dal brocardo ''"[[lex posterior derogat priori]]"''). In caso di antinomia tra una norma inferiore anteriore e una norma superiore posteriore è quest'ultima a prevalere sia che si applichi il criterio gerarchico che quello cronologico; tuttavia, se si applica il primo, la norma precedente diventa invalida (cosiddetta ''invalidità sopravvenuta'') e, ove l'ordinamento non consenta la disapplicazione ma solo l'annullamento della norma invalida, continuerà ad essere applicata fino a che non sarà annullata; viceversa, se si applica il criterio cronologico, la norma precedente si considera abrogata e non sarà più applicabile anche in assenza di annullamento.
 
{{Diritto}}