The Raven (film 2012): differenze tra le versioni

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|annouscita= [[2012]]
|titoloalfabetico = Raven, The
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|genere= thriller
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== Trama ==
{{W|film|novembre 2016}}
Nel [[1849]], a [[Baltimora]], una donna e sua figlia vengono uccise brutalmente in una stanza chiusa e con una piccola finestra dalle architravi inchiodate. La polizia, capitanata dal detective Fields, scopre che in realtà i chiodi che bloccavano la finestra erano semplici bottoni che aprivano la finestra automaticamente. L'indizio ricorda l'opera "I delitti della Rue Morgue" dell'eccentrico scrittore Edgar Allan Poe. Costui pubblica i suoi racconti dell'orrore in un giornale di proprietà del signor Maddux, ma i soli che sembrano credere nelle sue potenzialità sono il suo compositore tipografico Ivan Reynolds e la giovane Emily Hamilton, la figlia del colonnello Hamilton nonché fidanzata di Edgar. In quel periodo, però, Poe non ha più molte idee per i suoi racconti. Accusato del delitto, Poe viene interrogato dal detective.
 
Ma nel frattempo, viene rapito Lord Fellow, un rivale di Edgar Allan Poe: viene incatenato su un tavolo e tagliato in due da un'enorme lama. La macabra scena viene osservata dall'assassino. Quando viene scoperto il crimine, il detective e lo scrittore riconoscono nella scena del delitto alcune somiglianze con il racconto "Il pozzo e il pendolo" di Edgar Allan Poe. Quest'ultimo sospetta che il maniaco possa colpire anche ad un ballo regale organizzato dal colonnello Hamilton in onore di Emily, ispirandosi al racconto "La maschera della morte rossa". La polizia si intrufola al ballo ma l'assassino riesce, grazie ad una strategia, a rapire Emily senza essere visto. La donna viene nascosta sotto il pavimento di legno di quel che sembra un sotterraneo. Edgar Allan Poe, assieme al detective, al padre di Emily, il poliziotto Cantrell e altri agenti, continua la ricerca. Nel frattempo l'assassino commette l'ennesimo delitto, ispirandosi a "La verità sulla vicenda del signor Valdemar". Intanto Poe, costretto dal serial killer, inizia a scrivere un racconto prendendo spunto da quel che sta succedendo. La polizia scopre, continuando le indagini, che Emily potrebbe essere nascosta nei sotterranei, così come era successo a uno dei personaggi del "Barile di Amontillado". Il detective Fields riesce a intravedere, nell'ombra dei sotterranei, l'assassino che fugge e lo insegue. Ma il maniaco scompare nel nulla. Nel frattempo, gli agenti e Allan Poe non trovano la donna, ma solo il cadavere di un marinaio scomparso e sospettato in precedenza di essere il killer: il corpo era nascosto dietro un muro dei sotterranei, come la moglie dell'assassino ne "Il gatto nero". La polizia, scoprendo un messaggio grazie all'ultimo cadavere, riesce a raggiungere l'ennesimo luogo indicato dal maniaco: la cattedrale di Santa Croce. Durante un sopralluogo, il serial killer si fa vivo e sgozza il poliziotto Cantrell, ferendo gravemente il detective Fields e poi scomparendo in un bosco nei paraggi. Edgar lo insegue a cavallo, rischiando di morire, ma senza alcun esito. Emily riesce faticosamente a liberarsi dalla cripta e cerca di fuggire, ma il maniaco la stordisce e la rinchiude. Nel suo studio, lo scrittore termina il suo racconto, scrivendo che offrirà la sua stessa vita per salvare quella di Emily.
 
Poco dopo, Allan Poe trova davanti casa una copia del giornale in cui è stato pubblicato il finale del racconto e un messaggio da parte dell'assassino: leggendo il messaggio, capisce che il colpevole sapeva già come sarebbe finito il racconto e che quindi aveva letto quel finale prima che venisse pubblicato. Si reca quindi da Maddux, il capo del suo giornale. Questi stava infatti sfruttando il nuovo racconto di Poe per vendere più copie di giornale e quindi potrebbe essere lui il maniaco. Ma Poe scopre con sorpresa che il signor Maddux è deceduto: il serial killer gli ha amputato le mani.
 
Edgar Allan Poe arriva così a scoprire la triste verità: il vero omicida è proprio il suo compositore tipografico Ivan, in realtà un pericoloso squilibrato mentale che confessa di aver ucciso anche suo padre. Avendo capito tutto, Poe si trova davanti lo stesso Ivan: lui ha fatto tutto questo per aiutare Edgar a scrivere un ultimo sensazionale racconto. Il colpevole dà poi allo scrittore un bicchiere di veleno: vuole infatti che Poe si uccida rispettando quindi il finale del racconto. In cambio, Emily sopravviverà. Poe beve il liquido e subito dopo Ivan si allontana per prendere una carrozza che lo porterà a Parigi, in Francia, salutando un'ultima volta Edgar Allan Poe. Questi riesce a capire che la donna si nasconde proprio sotto il pavimento del posto dove si trova. Con le ultime forze, lo scrittore, ricordandosi del suo racconto "Il cuore rivelatore", riesce a trovare e liberare la donna che viene poi soccorsa dalla polizia. Un passante trova Edgar Allan Poe delirante su una panchina: lo scrittore ripete continuamente il cognome "Reynolds" (il cognome di Ivan) e prima che arrivino i soccorsi muore avvelenato, dopo aver mormorato le sue ultime parole: "Signore, abbi pietà per la mia povera anima".
 
Qualche tempo dopo, in Francia, Ivan percorre le strade di Parigi convinto che non verrà mai scoperto. Ma si sbaglia: entrato in una carrozza, si imbatte nel detective Fields. Questi ha infatti capito il messaggio detto da Poe prima di morire e ha quindi capito chi era l'assassino. Il detective estrae una pistola con la quale uccide Ivan.