Margaret Sanger: differenze tra le versioni

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<br />See also p. 45, ''The selected papers of Margaret Sanger, Volume 1''</ref>. Il lavoro svolto da Sanger tra le minoranze etniche si guadagnò anche la lode di [[Martin Luther King]], nel suo iscorso di accettazione del 1966 del "Margaret Sanger Awards"<ref name="MLK">{{Cita web|url=http://www.plannedparenthood.org/planned-parenthood-gulf-coast/mlk-acceptance-speech |titolo=The Reverend Martin Luther King Jr. Upon Accepting the Planned Parenthood Sanger Award |autore=Planned Parenthood Federation of America |anno=2004 |accesso=11 marzo 2016}}</ref>.
 
Dal 1939 al 1942 Sanger fu delegata onoraria della "Birth Control Federation of America", che includeva un ruolo di supervisione, accanto a [[Mary Lasker]] e [[Clarence Gamble]] nel "Negro Project", uno sforzo per fornire un'accettabile controllo delle nascite ai neri più poveri<ref>Engelman, p. 175. [http://www.nyu.edu/projects/sanger/secure/aboutms/organization_bcfa.html Birth Control Federation of America], The Margaret Sanger Papers Project {{Cita pubblicazione|rivista=Margaret Sanger Papers Project Newsletter |url=http://www.nyu.edu/projects/sanger/articles/bc_or_race_control.php |titolo=Birth Control or Race Control? Sanger and the Negro Project |numero=28 |data=14 novembre 2002 |editore=Margaret Sanger Papers Project |accesso=25 gennaio 2009 }}</ref>. Sanger, nonostante le obiezioni di altre autorità di vigilanza, voleva che il progetto assumesse i ministri religiosi neri in un ruolo di leadership. Per sottolineare i vantaggi che sarebbero venuti dall'assunzione dei leader della comunità nera (facendoli agire come portavoce), scrisse a Gamble: "Dobbiamo assumere tre o quattro ministri di colore, preferibilmente con un [[background]] nei servizi sociali e con personalità spiccate. Attraverso un appello religioso. Non vogliamo che esca la voce che vogliamo sterminare la popolazione negra e il ministro è l'unico uomo che può raddrizzarne l'idea se questa si verifica in uno uno dei membri più ribelli".
<br />[http://www.nyu.edu/projects/sanger/secure/aboutms/organization_bcfa.html Birth Control Federation of America] {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20081201233315/http://www.nyu.edu/projects/sanger/secure/aboutms/organization_bcfa.html |date=December 1, 2008 }}, The Margaret Sanger Papers Project
<br />{{Cita pubblicazione|rivista=Margaret Sanger Papers Project Newsletter |url=http://www.nyu.edu/projects/sanger/articles/bc_or_race_control.php |titolo=Birth Control or Race Control? Sanger and the Negro Project |numero=28 |data=14 novembre 2002 |editore=Margaret Sanger Papers Project |accesso=25 gennaio 2009 }}</ref>. Sanger, nonostante le obiezioni di altre autorità di vigilanza, voleva che il progetto assumesse i ministri religiosi neri in un ruolo di leadership. Per sottolineare i vantaggi che sarebbero venuti dall'assunzione dei leader della comunità nera (facendoli agire come portavoce), scrisse a Gamble: "Dobbiamo assumere tre o quattro ministri di colore, preferibilmente con un [[background]] nei servizi sociali e con personalità spiccate. Attraverso un appello religioso. Non vogliamo che esca la voce che vogliamo sterminare la popolazione negra e il ministro è l'unico uomo che può raddrizzarne l'idea se questa si verifica in uno uno dei membri più ribelli".
 
Il "Margaret Sanger Papers Project" dell'[[università di New York]] afferma che sebbene la lettera avrebbe dovuto evitare l'idea sbagliata che il "Negro Project" fosse una campagna razzista, i teorci della cospirazione tentarono fraudolentemente di sfruttare la situazione "come prova che questo portasse ad uno sforzo calcolato contro gli afroamericani e volto a ridurre la popolazione nera"<ref>{{Cita pubblicazione|url=https://www.nyu.edu/projects/sanger//articles/demonization_of_ms.php|titolo=The Demonization of Margaret Sanger|rivista=Margaret Sanger Papers Project Newsletter |numero=16|anno=1997|accesso=27 novembre 2016}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|rivista=Margaret Sanger Papers Project Newsletter |url=http://www.nyu.edu/projects/sanger/articles/bc_or_race_control.php |titolo=Birth Control or Race Control? Sanger and the Negro Project |numero=28 |data=14 novembre 2002 |editore=Margaret Sanger Papers Project |accesso=25 gennaio 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20111102155913/http://www.nyu.edu/projects/sanger/sightings/index.html |titolo=Smear-n-Fear |sito=News & Sanger Sightings |data=April 2010 |autore=Margaret Sanger Papers Project |editore=New York University |accesso=27 novembre 2016}}</ref>.
[[File:Birth Control (1917) - 1.jpg|thumb|left|Testata di ''Birth Control'' (1917).]]
 
=== L'epoca di Planned Parenthood ===
Nel 1929 Sanger formò il "National Committee on Federal Legislation for Birth Control" (comitato nazionale sulla legislazione federale per il controllo delle nascite) per attirare l'attenzione dei legislatori e far rovesciare le restrizioni ancora vigenti sulla contraccezione<ref>[http://www.nyu.edu/projects/sanger/aboutms/organization_ncflbc.php "National Committee on Federal Legislation on Birth Control"]. NYU Margaret Sanger Papers Project</ref>. Quest'impegno non riuscì a raggiungere il successo sperato, quindi Sanger fece ordinare una partita di diaframmi dal Giappone nel 1932, per provocare una battagli decisiva nei tribunali. I diaframmi vennero tutti fatti confiscare dal governo federale e la sfida legale di Sanger portò ad una decisione del 1936 (in "United States v. One Package of Japanese Pessaries") che annullava un'importante disposizione delle "Comstock laws" che vietava ai medici di procurarsi contraccettivi<ref>Rose, Melody, ''Abortion: a documentary and reference guide'', ABC-CLIO, 2008, p. 29.</ref>. Questa vittoria legale motivò l'[[American Medical Association]] nel 1937 ad adottare la contraccezione come un normale servizio medico e una componente fondamentale dei curriculari delle scuole di medicina<ref name="bare_url">{{Cita web|url=http://asteria.fivecolleges.edu/findaids/sophiasmith/mnsss43_bioghist.html |titolo='Biographical Note', Smith College, Margaret Sangers Papers |editore=Asteria.fivecolleges.edu |data=6 settembre 1966 |accesso=12 marzo 2012}}</ref>.