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[[File:Joseph Heintz d. Ä. 003.jpg|thumb|[[Ferdinando II d'Asburgo]]]]
L'editto era costituito da un foglio di sole 4 colonne di testo, pensato e supervisionato dall'imperatore [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]] e dalla sua guida spirituale: il confessore gesuita [[Guglielmo Lamormaini]]. In definitiva, esso finì col rappresentare l'inizio della rovina per il suo creatore, tanto era severo e rigido. Venne per ciò definito dagli storici del tempo: ''Radix omnium malorum'' (la radice di tutti i mali).
La prima stesura venne sollecitata durante
Questi premettero perché lo stesso fosse redatto in forma ancora più dura, affinché contenesse un'esplicita dichiarazione di lotta al [[calvinismo]] e favorisse anche la possibilità di un'estensione delle sue norme alle città libere dell'impero. Il documento fu stampato in grande tiratura (ne sono note ben 35 differenti versioni) e distribuito largamente in tutta la [[Germania]]. Fu realizzato in gran segreto e distribuito alle cancellerie di tutta la Germania con preghiera che ne fossero ricavate numerose copie da pubblicare tutte insieme nel marzo del [[1629]]. Per i mesi a venire questo documento, all'apparenza banale e scritto con caratteri minuscoli, fu l'argomento principale di ogni dialogo e convenevole.
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