Silvestro dell'Aquila: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio dell'orafo Giacomo di Paolo, nacque a [[Sulmona]], nella [[Valle Peligna]], intorno alla metà del [[XV secolo]] e venne registrato come residente di [[L'Aquila]] nel [[1467]]. Da allora risiedette sempre nel capoluogo abruzzese, e questo gli valse il soprannome (nonostante le origini sulmonesi). Negli anni a cavallo del [[1470]] risiedette a [[Firenze]], dove studiò la scultura del [[Verrocchio]]. Nel [[1471]] aprì bottega a [[L'Aquila]] assieme a [[Giovanni di Biasuccio]], e più tardi assieme al fiorentino [[Francesco Trugi]]. Silvestro dell'Aquila è da considerarsi il massimo scultore abruzzese dell'epoca; la sua bottega fu veramente fiorente.
Negli anni a cavallo del [[1470]] risiedette a [[Firenze]], dove studiò la scultura del [[Verrocchio]]. Nel [[1471]] aprì bottega a [[L'Aquila]] assieme a [[Giovanni di Biasuccio]], e più tardi assieme al fiorentino [[Francesco Trugi]]. Silvestro dell'Aquila è da considerarsi il massimo scultore abruzzese dell'epoca; la sua bottega fu veramente fiorente.
 
Fu grande produttore di ''Madonne con Bambino'', la cui tradizione era molto radicata nella regione.
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Il suo primo lavoro documentato è un ''San Giacomo'', commissionato il 12 febbraio [[1476]] dalla parrocchia di [[Tornimparte]]. Nello stesso anno fu incaricato di realizzare un sepolocro monumentale nel [[Duomo dell'Aquila]] per il cardinale [[Amico Agnifili]]. Per questo lavoro Silvestro seguì il modello del sepolcro di [[Carlo Marsuppini]] realizzato da [[Desiderio da Settignano]] nella [[Basilica di Santa Croce|chiesa di Santa Croce in Firenze]].
 
Lo stupendo ''[[San Sebastiano]]'', del [[1478]], mostra esattezza anatomica e l'influenza stilistica del [[David (Verrocchio)|David di Verrocchio]]; proviene dalla chiesa aquilana di Santa Maria del Soccorso ed ora è conservato nel [[Museo Nazionale d'Abruzzo]]. Fu scultore di grande fama e tra i suoi allievi più bravi vi sono [[Carlo dell'Aquila]] e il nipote (di cui è conosciuto solo il soprannome) Angelo ''Ariscola'', mentre dopo la sua morte altri scultori, pur non avendo frequentato la sua bottega, ripresero la sua arte.
Fu scultore di grande fama e tra i suoi allievi più bravi vi sono [[Carlo dell'Aquila]] e il nipote (di cui è conosciuto solo il soprannome) Angelo ''Ariscola'', mentre dopo la sua morte altri scultori, pur non avendo frequentato la sua bottega, ripresero la sua arte.
 
I musei non conservano molte sue opere, che sono per lo più allocate in alcune chiese minori; al contrario, le opere dei suoi collaboratori e allievi sono raccolte in particolare nei musei, come nel già citato Museo dell'Aquila (tante statue assegnate agli "ambiti di Silvestro") e nel [[Museo capitolare di Atri]].