Abbazia dei Santi Nazario e Celso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m cat
Peperi (discussione | contributi)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile
Riga 50:
La facciata gotico-lombarda della chiesa ha la caratteristica forma a capanna ed è resa elegante da un insieme di elementi: gli [[archetti pensili]] in cotto posti sotto lo spiovente del tetto, il portale ogivale incorniciato da raffinate decorazioni in cotto (fatte di colonnine a torciglioni e da formelle con motivi geometrici e floreali) ed il [[rosone]] con l'occhio di facciata racchiuso da una serie di decorazioni circolari.
==== Interni ====
L'interno della chiesa è interamente in cotto ed offre al visitatore, con i suoi [[pilastro|pilastri]] polistili, gli [[Arco (architettura)|archi]] a sesto acuto, le [[Volta a crociera|volte a crociera]], e con la sobrietà delle sue decorazioni, la suggestiva atmosfera del gotico lombardo.<br />L'aula rettangolare della chiesa, è spartita in una grande navata centrale e due navatelle laterali: è composta da tre [[campata|campate]] centrali quadrate che aia cui corrispondono altrettante campate rettangolari nelle navate laterali. Sei pilastri a fascio (composti da quattro semicolonne con capitelli a dado addossate ad un pilastro di sezione quadrata) reggono gli archi e le crociere della volta, con costoloni ornati in cotto. Una quarta campata include il [[transetto]] e parte del [[presbiterio]] che, a sua volta, termina in un'[[abside]] pentagonale.
 
La tipologia della chiesa rientra nella tradizione del gotico in terra novarese ed in [[Lomellina]], tradizione che ha come notevole esempio la chiesa di San Lorenzo a [[Mortara]]<ref>Antonio Aina, op. cit. p. 149</ref>.
 
Sulla parete laterale della navata destra trova posto un affresco datato [[1480]] avente forma di [[trittico]]: un'iscrizione sotto il riquadro centrale testimonia come l'affresco sia stato voluto dalla popolazione di San Nazzaro (''S. Nazarius Hoc Opus Fecit Fieri Populus Huius Loci 1480''). Al centro è raffigurata l'immagine (oggi piuttosto deteriorata) di ''San Nazario a cavallo'' in dimensioni maggiori rispetto alle altre figure del dipinto; sulla sinistra stanno ''San Celso e un santo martire''; sulla destra, ''Santa Caterina d'Alessandria e San Rocco''. L'elegante figura del santo a cavallo, con un paesaggio fantastico sullo sfondo, testimonia il noto attardarsi del gotico internazionale in terra piemontese; anche gli altri santi, nelle loro vesti eleganti, paiono usciti da un libro di [[miniatura|miniature]]. Per l'autore dell'affresco è stato dubitativamente proposto il nome del pittore novarese [[Giovanni Antonio Merli]].<br />Un secondo affresco, anch'esso a forma di trittico, datato [[1464]], è posto alla fine della navata destra, all'inizio del presbiterio: esso raffigura la ''Madonna in trono con Bambino e angeli musicanti fra i santi Sebastiano e Agata''. La ''Madonna in trono'', è ritratta di fontefronte ad una struttura architettonica con lesene ed una volta a botte con forte potenza illusionistica: essa mostra come l'autore sia aggiornato sull'arte [[Rinascimento|rinascimentale]] e sullo studio della [[prospettiva]]. Le figure laterali dei santi, vestite con abiti cortesi ed inusitatamente slanciate, ci riportano al prolungarsi di un gusto proprio del contesto culturale che è stato denominato "tramonto del medioevo". Riguardo l'autore dell'affresco si è ipotizzato che sia proveniente dall'area milanese, attento alla lezione del primo [[Vincenzo Foppa]]<ref>Mario Perotti, op. cit. in bibliografia, p. 160</ref>
 
[[File:Abbazia San Nazzaro (NO) Affresco Chiostro 1.JPG|left|thumb|''Monaco benedettino inoperoso'', affreschi del chiostro]]