Duomo di Amalfi: differenze tra le versioni

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Secondo una leggenda, [[Francesco d'Assisi|san Francesco d'Assisi]] si recò nel [[1218]] in questo edificio per venerare le reliquie dell'apostolo ivi custodite e rimase in città per due anni. In tale occasione fondò il [[Chiesa di Sant'Antonio (Amalfi)|convento di Santa Maria degli Angeli di Amalfi, poi dedicato a Sant'Antonio]].<ref>http://www.parrocchiaamalfi.com/la-presenza-di-san-francesco-ad-amalfi-nelle-antiche-carte-di-una-platea-settecentesca/</ref> <ref>http://www.parrocchiaamalfi.com/cattedrale/santo-patrono/</ref>
==Storia==
In origine le basiliche ad Amalfi erano due, ed entrambe a tre navate: la prima corrisponde al [[Museo diocesano Amalfi|Duomo vecchio]] eretto dal duca [[Mansone II di Amalfi|Mansone II]] attorno all'anno [[1000]]: la seconda eretta a metà del [[IX secolo]] è più ampia. In quei tempi i due luoghi di culto venivano ad essere officiati contemporaneamente come avveniva in tutte le chiese paleocristiane della [[Campania]]. La basilica venne trasformata nei primi decenni del [[XIII secolo]] sotto l'arcivescovo [[Matteo Capuano]] e il cardinale [[Pietro Capuano]], entrambi unirono i due luoghi di culto in uno solo a cinque navate. Ulteriori ampliamenti e ricostruzioni avvennero tra il [[XVI secolo]] e il [[XVIII secolo]] che gli ha conferito la veste attuale.
 
==Descrizione==