Roma antica e moderna: differenze tra le versioni

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Si propone una prima lettura che riguarda due brani, di cui il secondo su ambienti del [[Palazzo del Quirinale]] che oggi rusultano profondamente mutati.
[[File:Rome rione II trevi (logo).svg|thumb|100 px|Rione Trevi]]
 
;{{q| '''Del Monte Quirinale'''<br />
''Il Quirinale, se fosse aggiunto da Tazio, oppure da [[Servio Tullio]], non si può con certezza sapere; benché si debba ciò attribuire più ragionevolmente a Servio. È di figura lunga, e distorta a guisa di cubito:''<ref>Cubito=gomito.</ref> ''ha il suo principio presso la [[Colonna Traiana]], dove è la salita detta Monte Magnanapoli, quindi poi dilungandosi verso Ponente, per lo giardino Colonnese''<ref>Il giardino di [[Palazzo Colonna]].</ref> ''fino al palazzo del Pontefice,''<ref>Attuale [[Palazzo del Quirinale]].</ref> ''sovrasta al piano di Roma, ed all'antico [[Campo Marzio]]; poi piegando a Settentrione, e per lo [[Palazzo Barberini|palazzo Barberino]], e pel Monastero di S. Susanna, giungendo vicino a Porta Salara, tiene incontro il Colle degli Ortuli.''}} Vol. II, p. 114-115.<br />
;''Palazzo Pontificio di Monte Cavallo nel Quirinale''<br />
 
[...] ''Nella Volta della gran Sala, dove si tiene il Concistoro pubblico,''<ref>Attuale Sala degli Specchi.</ref> ''e dove termina il giro vastissimo del Palazzo, vedrete una perfetta prospettiva di [[Agostino Tassi]], e diverse Virtù, colorite da [[Orazio Gentileschi]]: ed inoltre molti cartoni coll'Istorie Sagre, fatti da [[Andrea Sacchi]], da [[Pietro da Cortona]] e da [[Ciro Ferri]], per modelli delle Cupole inferiori della Basilica Vaticana, trasportatavi dal portico superiore di quella per ordine d'[[Innocenzo II]]. Calandosi per la medesima scala doppia nell'appartamento destinato per lo Cardinal Padrone, o Soprintendente dello Stato Ecclesiastico (dove si fanno ordinariamente le Congregazioni Cardinalizie) vedesi una piccola Cappella tutta dipinta da [[Baldassarre Croce]].'' Vol. II, p. 122.
;{{q| '''Palazzo Pontificio di Monte Cavallo nel Quirinale'''<br />
[...] ''Nella Volta della gran Sala, dove si tiene il Concistoro pubblico,''<ref>Attuale Sala degli Specchi.</ref> ''e dove termina il giro vastissimo del Palazzo, vedrete una perfetta prospettiva di [[Agostino Tassi]], e diverse Virtù, colorite da [[Orazio Gentileschi]]: ed inoltre molti cartoni coll'Istorie Sagre, fatti da [[Andrea Sacchi]], da [[Pietro da Cortona]] e da [[Ciro Ferri]], per modelli delle Cupole inferiori della Basilica Vaticana, trasportatavi dal portico superiore di quella per ordine d'[[Innocenzo II]]. Calandosi per la medesima scala doppia nell'appartamento destinato per lo Cardinal Padrone, o Soprintendente dello Stato Ecclesiastico (dove si fanno ordinariamente le Congregazioni Cardinalizie) vedesi una piccola Cappella tutta dipinta da [[Baldassarre Croce]].''}} Vol. II, p. 122.
 
Il seguente brano riguarda la colonna di Antonino Pio, a [[piazza Colonna]], che dà il mone al rione:
[[File:Rome rione III colonna (logo).svg|thumb|100 px|Rione Colonna]]
 
;{{q| '''Della Colonna Antonina detta Citatoria'''<br />
''Giaceva nel cortile di quest'abitazione''<ref>Il palazzo della Congregazione dei sacerdoti della Missione si trovava accanto a [[Palazzo Montecitorio]] e fu demolito, insieme alla [[chiesa della Santissima Trinità della Missione]], per allargare il Palazzo di Montecitorio.</ref> ''prima che fosse di nuovo fabbricata,''<ref>Nel 1700, per opera di [[Innocenzo XII]], il palazzo era stato completamente restaurato.</ref> ''una gran Colonna, di cui vedevasi l'estremità, riputata da molti Scrittori la Colonna Citatoria, danneggiata dal fuoco, e dal tempo lunghissimo di molti Secoli. È composta questa di granito rosso.'' [...] ''Fu questa eretta da [[Marco Aurelio]], e [[Lucio Vero]] Imperadori, alla memoria di [[Antonino Pio]] loro padre.'' [...] ''Si compiacque [[Clemente XI]] di restituire questa colonna alla pubblica vista del Mondo, mediante una nobilissima spesa, e con industria sommamente lodevole del cavalier [[Francesco Fontana]] Architetto; e per regolamento degli Operaj, che erano in numero di cinquecento s'intimava loro il lavoro col suono di una Tromba, ed il suono di una Campana accennava il fermarsi; ed essendo bene stabiliti, e preparati gli ordegni, si diede principio nel giorno 14 Settembre dell'anno 1705.''}} Vol. II, p. 64-67.
 
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