Fisiocrazia: differenze tra le versioni

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Secondo il pensiero di Quesnay l'[[agricoltura]] è la vera base di ogni altra attività economica: solo l'agricoltura è infatti in grado di produrre beni, mentre l'[[industria]] si limita a trasformare e il [[commercio]] a distribuire. La fisiocrazia assume quindi il momento della [[produzione]] dei [[bene (economia)|beni]] e non il momento dello [[scambio]] come situazione in cui viene creata [[ricchezza]]. Tutto il [[ciclo economico]] della fisiocrazia ha come fine ultimo quello di creare un surplus (o prodotto netto), che poi verrà investito nuovamente nell'[[agricoltura]] (per aumentare la produttività di un terreno, avere a disposizione più [[manodopera]], compiere ricerche nel campo delle macchine agricole), attraverso una condizione di libero mercato.
 
Le classi sociali vanno anch'esse viste in rapporto alla funzione che svolgono all'interno del [[ciclo produttivo]]: chi investe il [[Capitale (economia)|capitale]] iniziale e vivecioè del prodotto netto fa parte dellala classe proprietaria oinsieme oziosa;con i [[contadini]], la classe che coltiva la terra e crea attivamente ricchezza, costituiscono la classe produttiva; chi trasforma i beni in prodotti finiti o si limita a consumarli fa parte infine della classe sterile. Il risvolto politico di questo sistema fu che secondo i Fisiocratici soltanto i proprietari terrieri dovessero avere i diritti politici e il diritto di voto, in quanto gli unici a perseguire i veri interessi di una Nazione, cioè gli interessi della terra. Soltanto chi possiede la terra ne persegue il suo interesse e il suo bene. Il mercante persegue solo il proprio interesse particolare.
 
La fisiocrazia ebbe una notevole influenza durante gli [[anni 1770|anni settanta del Settecento]] e quest'idea di libero mercato ispirò [[Adam Smith]]. Tuttavia, la visione fisiocratica dell'agricoltura venne rifiutata proprio da Smith e da [[David Ricardo]]: la [[teoria del valore]] basato sul [[lavoro]], contrapposta a quella fisiocratica, ha appunto origine dalle opere di questi due economisti.
 
I fisiocratici furono i primi a teorizzare la nascita di un buon governo basato sul [[dispotismo]]. I pensatori classici che si erano susseguiti fino ad allora avevano sempre inserito, nella classificazione delle forme di governo, il dispotismo tra quelle corrotte. I seguaci di Quesnay, invece, ritennero che la migliore tipologia di governo fosse quella basata sull'essenza naturale dell'uomo: un unico individuo, illuminato, che avrebbe guidato i suoi sudditi verso il bene. Il dispotismo diventa in questo caso un "[[dispotismo illuminato]]". Accanto a questo crearono poi anche il concetto del "dispotismo legale" cioè di un sistema in cui fossero le Leggi, poche, chiare e precise, a regolare l'economia e i rapporti fra gli individui. Celebre uno scritto del Quesnay in cui riassume il concetto del dispotismo legale: "Che cosa fareste se foste il Re?" "Niente" "E chi governerebbe?" "le Leggi".
 
== I principali fisiocratici ==