Balivo: differenze tra le versioni

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=== Italia (Valle d'Aosta) ===
[[File:Tour du bailliage - Aoste.jpg|thumb|upright=0.7|[[torre del balivo|Tour du bailliage]] di Aosta, in restauro]]
[[Casa Savoia]] ebbe per la prima volta il parziale possesso della [[Valle d'Aosta]] alla fine del [[1025]], quando [[Umberto I Biancamano|Umberto Biancamano di Savoia]] condivise il dominio sul comitato di Aosta con il [[vescovo di Aosta]]. A poco a poco l'importanza dei Savoia in Valle andò consolidandosi, anche tramite varie [[Dieta (storia)|diete]], tra le quali spicca quella del [[1191]], in cui fu concessa la ''[[Carta delle franchigie (1191)|Magna carta delle franchigie valdostane]]'' o ''[[Charte des franchises]]'' da [[Bonifacio I del Monferrato]], tutore di [[Tommaso I di Savoia]], per conto di quest'ultimo<ref>Una prima stesura delle [[Franchigia (storia del diritto)|franchigie]] della ''Charte des franchises'' risaliva al [[1032]], ma solo nel 1191 esse presero corpo.</ref>.<ref name=nigra20/>
Nella "Carta delle franchigie" si sanciva che il sovrano non avrebbe potuto imporre tasse se non approvate preventivamente dalla dieta valligiana, la quale era presieduta dal ''bailly'', il balivo. Di questi tutta la popolazione era suddita; a memoria della sua presenza in Valle, ad Aosta resta ancora la [[Torri di Aosta#Torre del Balivo|Torre del balivo]].<ref name=nigra20>Carlo Nigra, ''Torri e castelli e caseforti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI. La Valle d'Aosta'', tomo II, Tipo-offset Musumeci, Aosta, 1974, p.20.</ref>