Blu (artista): differenze tra le versioni

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====Austria====
[[File:Alberner Hafen Gebäude Wien.JPG|thumb|Vienna, 2010]]
Nel 2010 Blu è stato invitato a [[Vienna]] per creare un murale al porto Albern sul [[Danubio]] (distretto [[Simmering]]). L'opera d'arte ha commemorato la storia non raccontata dei [[Lavoro forzato|lavoratori forzati]], che hanno costruito il porto tra il 1939 e il 1942 durante il [[Ostmark (Austria)|regime nazista]]. Il lavoro è stato distrutto nel 2013<ref>Roman Tschiedl: ''BLU - Untitled/it is obvious'', su: Maria Taig, Barbara Horvath (ed.): ''Kör vie 07-10: Public Art in Vienna, 2007-2010'', Verlag für moderne Kunst, Nuremberg 2014, p 206 {{en icon}}; anche: [http://www.koer.or.at/en/projects/untitled-it-is-obvious/ Untitled/​itit is obvious], koer.or.at, 2010 {{en icon}}</ref>.
 
====Germania====
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[[File:Milano - piazza Monte Titano - graffito di Blu.jpg|thumb|[[Milano]], 2009]]
Nel 2007 il comune di [[Prato]] commissione all'artista il murale ''Evolution'', un grande graffito nei pressi della stazione [[Stazione di Prato Porta al Serraglio|Prato Porta al Serraglio]] che rappresenta la teoria dell'evoluzione, con una sottile ironia in chiave critica nei confronti dell'essere umano (presente anche in altri lavori); si ricordano inoltre la facciata del [[Padiglione d'arte contemporanea]] a Milano, realizzata nel 2008, gli interventi all'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca]] ed alla stazione di [[Lambrate]] nel 2008 e 2009, {{Citazione necessaria|a Firenze su una casa in via della Certosa}}, il [[Silo]] del [[porto di Ancona]] nel 2008 per il festival Pop Up. Blu ha poi partecipato a tre edizioni dello Spinafestival a [[Comacchio]] (2005, 2006, 2007), a due edizioni del Fame Festival a [[Grottaglie]] (2008, 2009) nella cui ultima edizione ha realizzato una video-animazione con l'artista newyorchese [[David Ellis (scrittore)|David Ellis]] e ad alcune partecipazioni al festival Icone di [[Modena]]. Nella città di [[Grosseto]], sul muro di un edificio scolastico, l'artista ha realizzato nel 2004 un grande murale dal titolo ''World Wide Trap''<ref name="grosseto">Claudia Gennari, «''World Wide Trap. Blu''», in Mariagrazia Celuzza, Mauro Papa, ''Grosseto visibile. Guida alla città e alla sua arte pubblica'', Arcidosso, Edizioni Effigi, 2013, p.&nbsp;222.</ref>, che ritrae una schiera di decine di persone identiche, apatiche e collegate da cavi, a simboleggiare la manipolazione e l'omologazione da parte di [[Internet]]<ref name="grosseto"/>. Nel giugno 2015 a [[Lecce]], ha decorato l'intera facciata del Binario 68 occupato, in via Dalmazio Birago<ref>{{Cita web|url = http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/segno_blu_edificio_occupato_cambia_volto/notizie/1443135.shtml|titolo = Il segno di Blu: l'edificio occupato cambia volto|accesso = 3 luglio 2015}}</ref>. All'inizio del 2016 è a [[Napoli]] e realizza l'enorme "il gigante verde" sulla facciata dell'ex [[Ospedale psichiatrico giudiziario|OPG]] di via Imbriani a [[Materdei]]. Tra maggio e giugno 2016 ha realizzato un grande murales rettangolare sulla facciata laterale di un condominio a [[Librino]], quartiere periferico e degradato di [[Catania]], raffigurante un'eruzione dell'Etna come metafora della rivalsa culturale su malaffare e cattiva politica.<ref>http://www.cataniatoday.it/cronaca/librino-murales-blu-writer-27-maggio-2016.html Murale a Librino (CT), 2016.</ref>
 
====Polonia====