Postumanesimo: differenze tra le versioni

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Per l'artista post-human, l'opera d'arte coincide con la ricostruzione del corpo, cambiato nella sua identità organica essenziale in un processo che coinvolge arte, scienza e tecnologia, e che ha come scopo una trasformazione genetica, un nuovo corpo, una nuova identità, una nuova mentalità. Lo scenario che gli artisti post-human vogliono proporre all'immaginario è caratterizzato dal fatto che sono le nuove tecnologie a definire e a costruire il corpo. Non regna più una visione religiosa, e morale. L'organismo umano rimane al centro dell' intenzione creativa ed esplorativa dell'artista che si concentra su come rappresentarlo. Si assiste ad una graduale emersione del corpo come oggetto di analisi, interpretazione e rivalutazione artistica. Un corpo contaminato, trasformato dalla tecnologia necessita di una nuova rappresentazione. Le tecnologie adattabili all'organismo diventano i simboli di un corpo occupato che funziona come spazio su cui sperimentare e andare oltre l'organicità per giungere ad un'unione con la tecnologia. Sarà dunque necessario rappresentare il corpo come un entità ibrida, nuova che si evolve non più in maniera biologica-naturale ma tecnologica-artificiale. La tecnologia diventa il mezzo dell'uomo con cui riesce ad andare oltre se stesso e i propri limiti organici, espandendo lo spazio dell'esperienza e cominciando a costruire la strada verso nuove capacità. Si aprono le frontiere per la ricerca di un nuovo tipo di corpo che vada oltre il biologico e agisca anche in un nuovo spazio virtuale.<ref>http://elea.unisa.it/bitstream/handle/10556/222/tesi%20E.%20Viola.pdf;jsessionid=B4167805677366BAE8BB8ABE5190E7C9?sequence=1</ref>
 
=== Tecnofilia vs tecnofobia ===
 
Il post-umano non si propone di sostituire la specie umana con una che abbia più capacità e sia in grado di svolgere un maggior numero di funzioni, ricercando la perfezione ma è un nuovo modo di ripensare l'umanità. Questo atteggiamento pro e contro progresso tecnologico si realizza nel momento in cui la scienza ha ampliato il suo dominio verso nuovi ambienti d'azione, che non sono più i laboratori ma il mondo nel suo insieme, trasformando la realtà stessa in un campo d'azione della tecnosfera. Le biotecnologie hanno radicalmente cambiato l'idea di vita, dando all'uomo un potere manipolatorio nuovo, e la possibilità di creare daccapo un progetto vivente. Si creano cosi due correnti di pensiero, una che vede l'ibridazione uomo-macchina come il tramonto della specie umana e chi invece come il normale continuo evoluzionistico. Chi sostiene l'ipotesi del progresso tecnologico, fa riferimento alla necessità morale dell'uomo di incrementare lo sviluppo di nuove tecnologie capaci di attenuare la sofferenza e curare alcune importanti patologie.<ref name=":20">{{cita libro | Roberto | Marchesini | Post-Human: verso nuovi modelli di esistenza| Bollati Boringhieri | torino}} </ref>
 
Particolarmente cruciale per l'interpretazione del post-umanismo è la questione etica, il tema della responsabilità si interfaccia costantemente con l'avanzare del progresso delle tecnologie capaci di modificare l'essenza dell'uomo, aprendo una questione di carattere generale sul significato esistenziale dell'uomo in quanto essere orientato al progresso e capace di trasformare se stesso ed il proprio corpo. Nasce così il bisogno di etica come conseguenza alla sensazione di problematicità legate allo sviluppo dell'uomo del nostro tempo presente esprimendosi frequentemente nella ricerca di nuove condotte morali, di nuove norme che regolamentino il divenire, in grado di regolare, giustificare ed indirizzare l'agire umano.<ref name=":20">{{cita libro | Roberto | Marchesini | Post-Human: verso nuovi modelli di esistenza| Bollati Boringhieri | torino}} </ref>
 
== Note ==