Postumanesimo: differenze tra le versioni
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=== La prospettiva postumanista ===
La visione postumanista prevede una rivisitazione degli schemi interpretativi di stampo umanistico nel momento in cui i progressi dell’informatica e delle biotecnologie arrivano ad essere tali da
Questo radicale cambiamento insito nelle potenzialità tecnologiche frutto dell’uomo impatta
#riconoscimento di uno statuto assegnato alla diversità, che non è considerata una devianza o un rumore ma il principio stesso dell'essere;
#ammissione di un policentrismo [[ontologia|ontologico]] dove qualunque tentativo di assegnare un centro gravitazionale e una misura di approssimazione viene a decadere. L'ammissione di uno statuto alla diversità cambia il modo di leggere sia l'identità che l'alterità, dando luogo a quell'immagine pluriversale che sta alla base del postumanesimo.<ref name=":0">{{cita libro | Roberto | Marchesini | Il Tramonto dell'uomo: la prospettiva post-umanista| edizioni Dedalo | Bari}} </ref>
L’umanità
==== Interfacce Ibride: supersensi e sistemi cyborg ====
La tecnologia che entra a fare parte del corpo umano di conseguenza cambia anche il modo di rapportarsi con l'esterno. L'attività sensoriale è affiancata dalla mediazione della tecnologia, che costituisce una nuova interfaccia sul mondo. Si formano così delle nuove coordinate per l'uomo, un cyberspazio che ci trasla in una realtà virtuale
La capacità dell'uomo di poter innestare in se stesso elementi inorganici di natura tecnologica ne può cambiare radicalmente l'aspetto interiore ed esteriore, si trasformerebbe in una nuova entità, un cyborg. La tecnologia assumerebbe le funzioni e i tratti degli organi
=== Transumanesimo ===
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=== Arte Post-Human ===
Verso le fine del Novecento si affermano in ambito artistico alcuni movimenti e correnti culturali d'avanguardia di protesta contro l'omologazione e standardizzazione della società contemporanea come la Body Art
Il pensiero postumanista, in sostanza, inventa un nuovo modo di celebrare il corpo, trasformandolo da interprete a contenitore un corpo che può connettersi al mondo attraverso l'interfaccia tecnologica (de Kerckhove), un corpo-vestito che può assumere tutte le identità possibili (Le Breton), un corpo-teatro (Marchesini) che accoglie l‟alterità. Il corpo si ripropone prepotentemente sulla scena, dunque, non più per essere indagato dal punto di vista dei suoi significati e dei suoi usi sociali, come alle origini della Body Art, ma offrendosi come luogo più complesso e ambiguo, in continua trasformazione.
I linguaggi di quest' arte sono la performance ma anche un misto tra teatro, installazione, cinema, musica, arti visive, danza e culture popolari. Proprio questa combinazione di forme di diversa produzione artistica ha aperto la possibilità di nuove espressioni d'arte contemporanee non limitate dalla tradizione e dalle convenzioni
Per l'artista post-human, l'opera d'arte coincide con la ricostruzione del corpo, cambiato nella sua identità organica essenziale in un processo che coinvolge arte, scienza e tecnologia, e che ha come scopo una trasformazione genetica, un nuovo corpo, una nuova identità, una nuova mentalità. Lo scenario che gli artisti post-human immaginano è caratterizzato dal fatto che sono le nuove tecnologie a definire e a costruire il corpo. Non regna più una visione religiosa, e morale. L'organismo umano rimane al centro dell' intenzione creativa ed esplorativa dell'artista che si concentra su come rappresentarlo. Si assiste a una graduale emersione del corpo come oggetto di analisi, interpretazione e rivalutazione artistica. Un corpo contaminato, trasformato dalla tecnologia necessita di una nuova rappresentazione. Le tecnologie adattabili all'organismo diventano i simboli di un corpo occupato che funziona come spazio su cui sperimentare e andare oltre l'organicità per giungere a un'unione con la tecnologia. Sarà dunque necessario rappresentare il corpo come un entità ibrida, nuova che si evolve non più in maniera biologica-naturale ma tecnologica-artificiale. La tecnologia diventa il mezzo dell'uomo con cui riesce ad andare oltre se stesso e i propri limiti organici, espandendo lo spazio dell'esperienza e cominciando a costruire la strada verso nuove capacità. Si aprono le frontiere per la ricerca di un nuovo tipo di corpo che vada oltre il biologico e agisca anche in un nuovo spazio virtuale.
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