Arlecchino: differenze tra le versioni

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In realtà il nome in arte di Sacco era [[Truffaldino]] ma è evidente che questa non è che una sottigliezza per evitare di essere confuso con un Arlecchino suo contemporaneo.<br />
Antonio Sacco è stato l'ultimo grande Arlecchino della Commedia dell'Arte, colui che ha incontrato sulla sua strada [[Carlo Goldoni]] che ha scritto tanti capolavori per il suo personaggio.<br />
Sostituto di Sacco in Italia, e poi di Bertinazzi in Francia, anche Carlo Coralli interpreterà il ruolo di Arlecchino, ma con minor fortuna, stando a quanto riferisce proprio Goldoni, accennando ad una non brillante edizione dell' “Arlequin Electricien”, scenario “pirotecnico” certamente allestito dai fratelli Ruggeri<ref>Autori di spettacoli di fuochi d'artificio attivi in Francia nella seconda metà del XVIII sec.</ref> per le maschere della Comédie-Italienne.<ref>Desboulmiers, II, V.</ref>
 
La riforma goldoniana, però, prevedeva il lento declino delle maschere in scena fino alla loro pressoché totale scomparsa, Antonio Sacco trovò allora in [[Carlo Gozzi]] un estimatore dell'antica Commedia dell'Arte e Arlecchino continuò ad andare in scena almeno fino agli ultimi decenni del XVIII secolo.