Ragnarǫk: differenze tra le versioni

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I misteriosi [[Múspellsmegir]] cavalcheranno su [[Bifröst|Bifrǫst]], il ponte dell'arcobaleno, facendolo crollare. [[Heimdallr]], il bianco dio guardiano, soffierà nel suo corno, il [[Gjallarhorn]], per chiamare allo scontro finale [[Odino]], le altre divinità, e i guerrieri del [[Valhalla]] (gli [[Einherjar]]).
 
Nel grande combattimento finale, che avverrà nella pianura di [[Vígríðr]], ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino, che quindi sarà vendicato da suo figlio [[VíðarrVidar]]. [[ÞórrThor]] e il [[Miðgarðsormr]] si uccideranno a vicenda, e così [[TýrTyr]] e il cane infernale [[Garmr]]. [[Surtr]] abbatterà [[Freyr]].
 
L'ultimo duello sarà tra [[Heimdallr]] e [[Loki (mitologia)|Loki]], che si uccideranno a vicenda, quindi il gigante del fuoco [[Surtr]], proveniente da [[Múspellsheimr]], darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante.
 
Di seguito, dalle ceneri, il mondo risorgerà. I figli di Odino, [[VíðarrVidar]] e [[Váli]], e i figli di Thor, [[Móði]] e [[Magni (mitologia)|Magni]], erediteranno i poteri dei padri. [[BaldrBalder]], il dio della speranzaluce con sua moglie [[Nanna (divinità)|Nanna]] e [[Höðr|Hǫðr]] suo fratello, torneranno da [[Hel (divinità)|Hel]], il regno della morte. Troveranno, nell'erba dei nuovi prati, le pedine degli [[scacchi]] con cui giocavano gli dei scomparsi. La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria, [[Líf e Lífþrasir]], sopravvissuti nascondendosi nel [[bosco di Hoddmímir]] o nel frassino [[Yggdrasill]] a seconda dei culti.
 
La rinascita del mondo è tuttavia adombrata dal volo, alto nel cielo, di [[Níðhöggr|Níðhǫggr]], la serpe di [[Niðafjoll]], misteriosa creatura tra le cui piume porterà dei cadaveri.