AA.VV.: differenze tra le versioni
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'''AA.VV.''' ('''Autori Vari''') è un [[acronimo]] spesso usato in [[Italia]] per citare nelle [[Bibliografia|bibliografie]] o nelle [[Nota (editoria)|note a un testo]] una pubblicazione di più di tre [[Autore|autori]]. Viene utilizzato anche nel caso di [[compilation]], per indicare un album contenente brani realizzati da autori diversi (solitamente un brano a testa), corrispondente all'[[Lingua inglese|inglese]] VV.AA. (''various artists'').
L'uso di AA.VV. viene da tempo deprecato in quanto privo di utilità nell'ordinamento per autore delle bibliografie, dove provoca infatti inutili elenchi di titoli attribuiti ad un inesistente autore AA.VV.
uso di ''AA.VV.'' si è diffuso in Italia dalla fine degli [[anni 1970|anni settanta del Novecento]], come contrazione di "Autori vari" che si era diffusa negli [[anni 1960|anni sessanta]], probabilmente per suggerimento del [[libro]] di [[Umberto Eco]] ''[[Come si fa una tesi di laurea]]'', pubblicato nel 1977.<ref>{{cita pubblicazione|autore= Gabriele Gatti|titolo=La sindrome AA. VV., Utenti finali tra sindrome della disintermediazione e trappole bibliografiche|anno=1977|mese=ottobre|rivista=Biblioteche Oggi|pagina=39}}[http://www.biblio.liuc.it/scripts/bibloggi/].</ref>▼
==Storia==
▲L'uso di ''AA.VV.'' si è diffuso in Italia dalla fine degli [[anni 1970|anni settanta del Novecento]], come contrazione di "Autori vari" che si era diffusa negli [[anni 1960|anni sessanta]], probabilmente per suggerimento del [[libro]] di [[Umberto Eco]] ''[[Come si fa una tesi di laurea]]'', pubblicato nel 1977.<ref>{{cita pubblicazione|autore= Gabriele Gatti|titolo=La sindrome AA. VV., Utenti finali tra sindrome della disintermediazione e trappole bibliografiche|anno=1977|mese=ottobre|rivista=Biblioteche Oggi|pagina=39}}[http://www.biblio.liuc.it/scripts/bibloggi/].</ref>
==Criticità==
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