Pan: differenze tra le versioni

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Il nome Πάν deriva dal [[lingua greca|greco]] ''paein'', cioè "pascolare", e infatti Pan era il dio [[pastore]], il dio della [[campagna]], delle [[bosco|selve]] e dei [[pascolo|pascoli]]. Il nome è però simile a πᾶν, che significa "tutto"<ref>Il mito [[omero|omerico]] sfrutta questo gioco di parole raccontando come, appena nato, facesse ridere "tutti" gli dei.</ref>. La figura mitologica ricalca l'[[eroe solare]] [[veda|vedico]] [[Pushan]], il cui nome, dal verbo [[sanscrito]] ''pūṣyati'', significherebbe "colui che fa prosperare". Inoltre è assimilato a [[Phanes]] (Φάνης, da φαίνω ''phainō '', "che porta la luce"), altro nome di Protogonos (Πρωτογόνος, "primo nato"). In alcuni miti infatti è descritto come il più antico degli [[Olimpi]], se è vero che aveva bevuto con [[Zeus]] il latte da [[Amaltea (mitologia)|Amaltea]], allevato i cani di [[Artemide]] e insegnato l'[[arte divinatoria]] ad [[Apollo]]. Venne inoltre notoriamente associato a [[Fauno]], versione maschile (poi figlio, fratello o marito, a seconda del mito) di [[Bona Dea|Fauna]], e come tale era lo spirito di tutte le creature naturali, più tardi legato anche alla foresta, all'abisso, al profondo.
 
Dal suo nome deriva il terminesostantivo ''panico'', originariamente ''timor [[paura|panico]]'' o ''terror panico'', poiché il dio si adirava con chi lo disturbasse emettendo urla terrificanti, provocando così una incontrollata paura,. [[Pausania il panicoPeriegeta|Pausania]] scrive che i [[Galli]], appunto.saccheggiando la [[Grecia]], videro nel [[tempio]] di Delfi la [[statua]] del dio Pan, e ne furono così tanto spaventati, che fuggirono; Alcunialcuni racconti ci dicono che lo stesso Pan venne visto fuggire per la paura da lui stesso provocata. Ma il mito più famoso legato a questa caratteristica è la [[titanomachia]], durante la quale Pan salva gli Olimpi emettendo un urlo e facendo fuggire [[Delfine]].
 
[[Plutarco]] nel suo ''De defectu oraculorum'' racconta di come Pan sia stato l'unico dio a morire. Durante il regno di [[Tiberio]] (14–37), la notizia della sua morte venne rivelata a tale Tamo (''Thamus''), un mercante [[fenici]]o che sulla sua nave diretta in Italia sentì gridare, dalle rive di [[Isola di Passo|Paxos]]: "Tamo, quando arrivi a [[Butrinto|Palodes]] annuncia a tutti che il grande dio Pan è morto!". Gli studiosi si dividono tra il significato storico e quello allegorico. Secondo [[Robert Graves]], per esempio, il grido non fu ''Thamous, Pan ho megas tethneke'', "Tamo, il grande dio Pan è morto", ma ''Tammuz Panmegas tethneke'', "L'onnipresente [[Tammuz (divinità babilonese)|Tammuz]] è morto", cioè il dio [[babilonesi|babilonese]] della natura, a indicare così la fine di un'oscura era [[politeismo|politeista]], di cui aver "timor panico", e l'inizio di un nuovo mondo sotto la luce di [[Cristo]], morto appunto sotto l'impero di Tiberio (così [[Eusebio di Cesarea]] nel suo ''Praeparatio Evangelica'').