Civiltà villanoviana: differenze tra le versioni

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Durante la prima [[età del ferro]], tra il [[IX secolo a.C.|IX]] e l'[[VIII secolo a.C.]], l'aspetto villanoviano caratterizzò l'[[Etruria]] tirrenica, l'[[Emilia-Romagna]] (in particolare, la zona di [[Bologna]] e [[Verucchio]] nel riminese), le [[Marche]] ([[Fermo]]), la [[Campania]] ([[Capua antica|Capua]], [[Capodifiume]], [[Pontecagnano]], [[Eboli]], [[Sala Consilina]]) e la [[Lucania]] (zona del [[Vallo di Diano]]). Tra [[Toscana]], [[Lazio]] e [[Emilia]], e in alcune aree della [[Campania]] e della [[pianura padana]] orientale gli insediamenti villanoviani paiono molto fitti, sovente ve ne sarebbe uno ogni 5-15 km, su ogni collina adatta per la difesa e posta vicino a fonti d'acqua pura, con altri insediamenti più piccoli nelle zone costiere (anche qui però piuttosto fittamente distribuiti, a occupare la maggior parte dei porti naturali, ampi tratti della costa tirrenica rimanevano però impaludati) e nelle zone montuose appenniniche (di transumanza, ma anche i principali passi della zona umbro-marchigiana e le zone montuose prossime a Perugia). Nel IX secolo a.C. gli insediamenti villanoviani sembrerebbero capillarmente distribuiti in buona parte dell'[[Italia centrale]], piuttosto omogenei da un punto di vista della cultura materiale e diffusi, anche se sovente in maniera isolata, nell'Italia tirrenica meridionale e in varie zone dell'[[Italia settentrionale]] e adriatica.
 
Molto rischioso risulta associare un ethne storico a una civiltà conosciuta solo per le vestigia materiali archeologiche, la civiltà villanoviana (e quella [[Cultura protovillanoviana|proto-villanoviana]]) si sviluppò in ampie parti d'Italia in un'epoca grossomodo corrispondente all'arrivo della seconda grande ondata di [[indoeuropei]], ma ebbe i suoi centri maggiori nelle zone non indoeuropeizzate (Etruria propriamente detta) o di indoeuropeizzazione più tardiva (Etruria padana e campana, ovvero mantovano, bolognese, riminese, ferrarese e capuano, salernitano, valle del Sele).
 
Alcuni studiosi ([[H.Hugh O'Neill Hencken]] e [[Mario Torelli]]<ref>Rasenna. Storia e Civiltà degli Etruschi, Libri Scheiwiller, 1986, pagg. 31 e 32.</ref>) hanno affermato che la civiltà villanoviana si sarebbe estesa dall'Etruria meridionale al resto della penisola interessata da tale civiltà. Altri autori ([[Jean-Paul Thuillier]]<ref>Gli Etruschi. La prima civiltà italiana, Torino, Lindau Srl, 2008, pag. 121.</ref>; [[Giuseppe Sassatelli]]<ref>Gli Etruschi fuori d'Etruria, Verona, Arsenale Editrice, 2001 pag. 172.</ref>) pensano invece che si sia trattato piuttosto di uno sviluppo locale risalente alla tarda [[età del bronzo]].
 
== Caratteristiche ==