Alfabeto devanagari: differenze tra le versioni

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Riga 118:
|/kə/
|KA, ka
|C di '''c'''ane / K di '''k'''oala
|-align="center"
|'''क़'''
|/qə/
|QA, qa
|C di '''c'''ane / K di '''k'''oala pronunciata con la radice della lingua contro il velo (la parte morbida del palato).
È un prestito persiano (ha la nuqtā), deriva da '''ق''' .
|-align="center"
Riga 129:
|/kʰə/
|KHA, kha
|C di '''c'''ane / K di '''k'''oala con aspirazione sorda (uno sbuffo d'aria che si accompagna alla pronuncia della lettera)
|-align="center"
|'''ख़'''
|/χə/
|<u>KH</u>A, <u>kh''a''</u> XA, xa
|C di '''c'''ane / K di '''k'''oala senza contatto tra velo e radice della lingua.
Prestito persiano, da '''خ''' .
|-align="center"
Riga 521:
* La "r" come primo membro di cluster rimane comunque scritta come ricciolo in cima ad una riga verticale anche quando ci sono i matra della vocale /e/ breve/lunga+aperta e della vocale ''/o/'' breve/lunga+aperta. Poiché i matra, che hanno forma di una crestina, poggiano anch'essi su una riga verticale, il ricciolo si affianca a loro sulla stessa riga. Poiché né i matra né il ricciolo cambiano orientamento, il risultato finale è quindi regolare. Si legge sempre a partire dall'alto. (ex. /rpo:/ र्पौ /rpe/ र्पे )
* La "r" come primo membro di cluster anche in presenza del matra /-i:/ è regolare: la riga verticale del matra ospita sia il suo nastrino sia il ricciolo, che non subisce modifiche e si legge sempre per primo (ex. र्पी /rpi:/). Col matra /-i/ tutto è sempre regolare (ex. र्पि /rpi/).
* La "r" quando è secondo membro di un cluster, diventa un trattino situato in un piccolo spazio sotto la lettera e incollato alla linea verticale (ex. क्र /krə/ प्र /prə/ म्र /mrə/ ब्र /brə/ ख्र /kʰrə/ ग्र /grə/ घ्र /gʱrə/ ध्र /dʱrə/ द्र /drə/ ). In /trə/ ( त्र ) inoltre la gamba della त si alza per dare più spazio alla "r". Come enunciato al punto precedente, la lettura dei cluster con la "r", che si muta sempre in diacritico, avviene dall'alto verso il basso. Infine, poiché nelle quattro lettere a base semisferica, nella /t͡ɕʰ/ e nella /ŋ/ manca una linea verticale, la "r" si trasforma in un cuneo puntato verso la base: ट्र ट्र ठ्र ड्र छ्र ङ्र . Anche la /l/ in alcuni font segue questa convenzione perché la gamba della lettera è più complessa di quella di त, a cui assomiglia. Quindi il risultato finale è ल्र . Si ricorda che ळ्र è in disuso.
* La /n/ come secondo membro di un cluster in alcuni font assume una grafia, un comportamento e una lettura dall'alto al basso analoghi alla "r" nella stessa posizione (ex. ग्न /gnə/, घ्न /gʱnə/ प्न /pnə/ म्न /mnə/ च्न /d͡ʑnə/ ख्न /kʰnə/ द्न /dnə/). Si ricorda nuovamente che, con "r" al primo membro, è "r" subire una trasformazione in ricciolo: /rnə/ र्न .
* La forma a conchiglia della ह /h/ in alcuni font ospita al suo interno non solo la "r" e "n" come 2° membro di un cluster (ह्र , ह्न), ma anche la sua versione retroflessa (ह्ण), la /l/ (ह्ल) e la /v/ (ह्व), ma non la sua controparte /b/. A causa delle dimensioni, il secondo membro è di dimensioni molto esigue, nonostante l'ingrandimento della conchiglia.