Santo Stefano di Briga: differenze tra le versioni

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'''Santo Stefano di Briga''' (''Santu Stefanu i Briga'' in [[Dialetto messinese]], localmente ''Santu Stefanu Supranu'') è una [[frazione geografica|frazione]] collinare di 2000 abitanti della I Circoscrizione del comune di [[Messina]], posta a circa 13&nbsp;km a [[Sud]] dal centro cittadino, nella vallata attraversata dal [[torrente]] [[Santo Stefano]].<br />Fino al [[1928]] [[comune]] autonomo, poi inglobato nel territorio del comune di [[Messina]].
 
Fino al [[1928]] [[comune]] autonomo, poi inglobato nel territorio del comune di [[Messina]].
==Toponimo==
 
==Origini del nome==
Il suo nome deriva dal culto verso Santo Stefano (primo martire) che i frati basiliani portarono nel posto. Originariamente veniva chiamato Santo Stefano Suprano a dimostrazione che è situato sopra gli altri villaggi della valle, nel 1700 venne sostituito il Suprano con Briga ma non si conosce ancora bene il motivo. Gli abitanti vengono però chiamati ancora oggi Sopranoti.<br />
Conosciuto dai locali con la denominazione di ''Soprano'' (dal latino ''supranus = più alto, superiore, situato al di sopra di '') per la sua collocazione geografica sovrastante le due limitrofe frazioni di [[Santo Stefano Medio]] e [[Santa Margherita (Messina)|Santa Margherita]].
 
==Storia==
Sorto presumibilmente in periodo [[Arabi|Araboarabo]]/[[Normanni|Normannonormanno]] nel [[IX secolo]], si sviluppo attorno ad una "grangia" bizantina, che aveva nella chiesa di contrada Arancirella (nome riferito a piccola grangia) il suo punto di riferimento. La coltivazione del [[Morus (botanica)|gelso]], nell'allevamento del [[baco da seta]] e la coltivazione della vite, colture prevalenti in quel territorio, fece di S. Stefano e dei Sopranoti un centro agricolo importante.
 
In epoca aragonese il territorio fece parte della [[Camera Reginale]], attribuita come appannaggio dotale alle mogli dei regnanti.
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La [[peste]] del [[1743]] mieté numerose vittime, mentre il [[terremoto del 1908]] non procurò danni particolari al [[villaggio]]. Ma in esso perì Raimondo San Martino De Spucches, parecchie volte (beneamato dalla popolazione) sindaco del comune istituito dopo l'abolizione del feudo nel 1812.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Il castello dei Gotho di Santo Stefano di Briga ==
==Manifestazioni= Architetture religiose ===
* Chiesa di [[San Rocco]]: è una chiesetta del [[1274]]. È ubicata nell'omonima contrada, nella parte alta del [[villaggio]], in cima ad un colle sovrastante il [[torrente]] [[Santo Stefano]]. All'interno si conserva un quadro raffigurante la [[Madonna col Bambino]] e una stampa raffigurante [[San Rocco]].
*Chiesa-Auditorium "S. Gaetano"
*Chiesa Basiliana di S.Stefano (Immacolatella) del [[1144]]
*Santuario Madonna della Vena
 
=== Architetture civili ===
== ==Il castello dei Gotho di Santo Stefano di Briga ====
{{D|castello dei Gotho}}
Le notizie certe al riguardo sono quelle riferite da Govan Luca Barberi, nei suoi Capibrevi, affermando che il casale di Santo Stefano di Brica era stato concesso in feudo da Re Federico a ''magistro Roberto de Naso messanensi'' con Regio Privilegio dato a Polizzi nel 1359. Successivamente detto casale con privilegio di re Martino dato a Messina il 13 maggio XIII Indizione 1365, fu dato in feudo a Giovanni de Saccano ''messanensi, suisque imperpetuum heredibus eius de corpore legitime descendentibus iure Francorum, sub consueto militari servicio''. Gli successe Pietro Saccano, suo figlio, che lo ebbe confermato con privilegio di Re Martino del 12 ottobre II Indizione 1393.
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Nicolò Gotho, cui si deve l'erezione del castello, figlio primogenito di Leonardo barone della [[Floresta (Italia)|Floresta]], oltre alle terre di Santo Stefano di Brica e la baronia della Floresta, della quale prese investitura nel 1464, possedeva altresì altre Terre nella piana di Milazzo del quale territorio, di Castro Reale, in quegli anni era designato Capitano, e dove per ragioni agricole aveva fatto scavare un famoso pozzo, (sembrerebbe ancora esistente nella piazza di San Vito<ref>cfr Rossitto, ''Storia di Barcellona Pozzo di Gotto''</ref>), nel casale dal quale in suo ricordo prese inizialmente nome la cittadina di Puteus de Gotho, chiamata successivamente nel 1639, in suo ricordo, Pozzo di Gotto. Fu senatore di Messina negli anni 1478-1480, ed aveva sposato Eleonora Balsamo, messinese<ref>Il suo testamento pubblicato per Notar Giacomo Donato è del 22 agosto 1488</ref>.
 
===Altro===
==Viabilità e trasporti pubblici==
* Monumento ai Caduti.
Il paese è raggiungibile per mezzo della stretta ed obsoleta [[Strada Provinciale]] nº36, che dal bivio di Ponte Santo Stefano, attraversa gli abitati di [[Santa Margherita (Messina)|Santa Margherita]] e [[Santo Stefano Medio]], giungendo infine a Santo Stefano di Briga dopo circa 4&nbsp;km.<br />Pur essendo da anni oggetto di studio di varianti e di allargamenti, la strada è rimasta la stessa dal [[secondo dopoguerra]].<br />Il [[villaggio]] è collegato al centro cittadino dalla linea ATM nº 6 (''Cavallotti-S.Stefano Briga'').
==Manifestazioni religiose==
* Festa di [[San Giovanni Battista]] (domenica successiva al 24 giugno);
* Festa della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] della Vena (8 settembre);
 
== Eventi folkloristiciSocietà ==
=== Tradizioni e folclore ===
* Il [[Carnevale]] della Vallata;
* Il presepe vivente nel borgo antico di S. Rocco;.
* Sapori d'Autunno alla fine di ottobre;
 
==Luoghi apertiCultura al Culto==
=== Eventi ===
* Chiesa di S. Rocco;
* Festa di [[San Giovanni Battista]] (domenica successiva al 24 giugno);
* Santuario della Madonna della Vena
* Festa della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] della Vena (8 settembre);
* Chiesa parrocchiale di San Giovanni
* Sapori d'Autunno alla fine di ottobre;.
* Oratorio Santa Famiglia
 
== Persone legate a Santo Stefano di Briga ==
==Patrimonio artistico==
* [[Paolo Restuccia]] (Santo Stefano di Briga, 1815 – Santa Teresa di Riva, settembre 1854), politico e rivoluzionario
* Chiesa di [[San Rocco]]: è una chiesetta del [[1274]]. È ubicata nell'omonima contrada, nella parte alta del [[villaggio]], in cima ad un colle sovrastante il [[torrente]] [[Santo Stefano]]. All'interno si conserva un quadro raffigurante la [[Madonna col Bambino]] e una stampa raffigurante [[San Rocco]].
* [[Peppino Mazzullo]] (Messina, 6 giugno 1926), attore e doppiatore
* Monumento ai Caduti.
* [[Placido Andriolo]] (Santo Stefano di Briga, 6 dicembre 1924 – Messina, 27 settembre 2016), storico
*Chiesa-Auditorium "S. Gaetano"
 
*Chiesa Basiliana di S.Stefano (Immacolatella) 1144
==ViabilitàInfrastrutture e trasporti pubblici==
*Santuario Madonna della Vena
Il villaggio di Santo Stefano Briga può essere raggiunto attraverso la [[Strade_provinciali_della_città_metropolitana_di_Messina#SP_30_-_SP_39|strada provinciale 36 di Santo Stefano]] che, partendo dalla [[strada statale 114 Orientale Sicula]], giunge in paese attraversando [[Santa Margherita (Messina)|Santa Margherita]] e [[Santo Stefano Medio]].
 
Una linea di autobus, gestita da [[ATM (Messina)|ATM]], collega Santo Stefano Briga ai villaggi a fondovalle e al centro di Messina.
== Abitanti illustri ==
*[[Paolo Restuccia]], politico e rivoluzionario
*[[Peppino Mazzullo]], voce di "[[Topo Gigio]]"
*[[Placido Andriolo]], storico
 
== Note ==
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* Andriolo Placido, ''S.Stefano di Briga - Messina. Tra cronaca e storia - saggi,'' Di Nicolò. Messina 2002{{Portale|Sicilia}}
 
{{Quartieri di Messina}}
[[Categoria:Quartieri e frazioni di Messina]]
[[Categoria:Comuni della Sicilia soppressi]]