Cassina Amata: differenze tra le versioni

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==Storia==
Cassina Amata non ha una storia.
Cassina Amata era una località agricola di antica origine. Nell'ambito della suddivisione in [[Pievi milanesi|pievi]] del territorio milanese, apparteneva alla [[pieve di Desio]].
 
Registrata agli atti del [[1751]] come un villaggio [[provincia di Milano|milanese]] di 170 abitanti, alla proclamazione del [[Regno d'Italia]] nel [[1805]] la cassina risultava avere 285 residenti.<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8012655/?view=toponimi&hid= Comune di Cassina Amata, 1798 - 1811 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> In [[età napoleonica]] al comune di Cassina Amata furono aggregati i comuni di [[Cassina Nuova]] e [[Palazzolo Milanese|Palazzuolo]],<ref>Decreto 4 novembre 1809 a</ref> ma [[1811|due anni dopo]] anche Cassina Amata perse l'autonomia, venendo annessa a [[Senago]], mentre Palazzuolo veniva unita a [[Varedo]]. Tutti gli antichi municipi recuperarono comunque l'autonomia con la costituzione del [[Regno Lombardo-Veneto]].<ref>Notificazione 12 febbraio 1816</ref>
 
Nel [[1853]] il comune di Cassina Amata contava 696 abitanti, nel [[1861]] ne aveva 774. La cascina venne infine aggregata nel [[1869]] a [[Paderno Milanese]]<ref>Regio Decreto 17 marzo 1869, n. 4974</ref>, paese denominato dal [[1886]] come [[Paderno Dugnano]].<ref>Regio Decreto 7 gennaio 1886, n. 3630</ref>
 
==Infrastrutture e trasporti==