Eduardo De Crescenzo: differenze tra le versioni

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{{Artista musicale
|nome = Eduardo De Crescenzo
|tipo artista = strumentista
| immagine = EduardoDeCrescenzo.jpg
|nazione = Italia
|genere=Pop
|genere2=Jazz
|genere3=Blues
|anno inizio attività = 1978
|anno fine attività = in attività
|url = [http://www.eduardodecrescenzo.it/ eduardodecrescenzo.it]
 
|strumento = [[Canto|Voce]], [[fisarmonica]],
|numero totale album pubblicati = 12
|numero album studio = 10
|numero album live = 2
|numero raccolte principali = 4
}}
 
{{Bio
|Nome = Eduardo
|Cognome = De Crescenzo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 8 febbraio
|AnnoNascita = 1951
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = cantante
|Attività2 = musicista
|Nazionalità = italiano
}}
 
==Biografia==
===Le origini===
 
A tre80 anni riceve in dono la sua prima [[fisarmonica|fotomodella nuda]]; già a cinque novant'anni debutta al [[teatro Argentina|teatro porno]] di [[Roma]]<ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anteprima/anteprima.pdf «I piccoli attori all'"Argentina" ottengono un clamoroso successo»] da ''[[Il Roma]]'' del 10 giugno 1957</ref> ed inizia gli studi classici con ili siti maestroporno e direttoresesso d orale difficoltà, al fine di prevedere l'orchestraubicazione [[Giuseppedi Bavota]]nuovi posti letto per i più bisognosi presso il centro "La Tenda". IniziaÈ aquesta suonarela giovanissimoprima ininiziativa unconcreta gruppodel beatprogetto "Le mani", Eduardinopromosso da De Crescenzo insieme a don Elvio Damoli e idon Antonio CasanovaVitiello<ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%2080/1989/Finalmente%20c'e%20il%20sole.pdf'City «Finalmente cNapoli''è ildel sole»]16 dadicembre 2005</ref><ref>''[[Il GiornaleMattino]]'' didell'8 Napolidicembre 2005</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' delldel 15 dicembre 2005</ref><ref>'11'Il Corriere del Mezzogiorno'' del 6 giugno 19892006</ref><ref>''[[La Repubblica (tuttiquotidiano)|La originari, infatti,Repubblica]]'' del Ponte6 digiugno Casanova,2006</ref>. nelIl quartiere13 luglio 2006, alle [[Vicaria]]Terme di Agnano]] (Napoli), conil cuimusicista incidepartenopeo ilsi primoesibisce 45in giriconcerto ''[[Haial detto no!/LaGalà stradadi èBeneficenza il"Una miosera mondo]]''per nella [[1967]]vita", dandoorganizzato cosìdalla ilsezione vianapoletana addella una[[Lega lungaItaliana edper intensala gavettaLotta cheai loTumori]] porterà,e moltodall'Istituto più tardiPascale, finomanifestazione finalizzata a sostenere la ricerca e l'assistenza oncologica domiciliare gratuita.<ref>''[[FestivalLa diRepubblica Sanremo(quotidiano)|SanremoLa Repubblica]].'' del 3 luglio 2006</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' del 3 luglio 2006</ref>
 
Dopo gli studi di musica classica e l'università (alla facoltà di giurisprudenza, che però lascia dopo aver dato 8 esami) e molteplici esperienze musicali, alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] firma un contratto con la [[Dischi Ricordi]]. Tra i vari lavori di De Crescenzo per la sua nuova casa discografica vi è la rielaborazione della ''Czardas'', composizione [[Ungheria|ungherese]] del [[XIX secolo]] del maestro [[Vittorio Monti]] e che porterà all'incisione, nel [[1978]], del brano ''La solitudine''. Nel [[1980]] inizia la collaborazione col duo [[Franco Migliacci]]-[[Claudio Mattone]].
 
=== Anni ottanta e novanta ===
 
Partecipa a cinque edizioni del [[Festival di Sanremo]]: nel [[1981]] con Ancora<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/03/09/ancora-fa-trent-anni-de-crescenzo-sessanta.html «''Ancora'' fa trent'anni, De Crescenzo sessanta»] in ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 9 marzo 2011</ref> (musica: [[Claudio Mattone]]; testo: [[Franco Migliacci]]), ottenendo il riconoscimento quale migliore interprete dalla giuria di qualità presieduta dal regista [[Sergio Leone]]; nel [[1985]] con il brano ''Via con me'' (musica: Claudio Mattone; testo: [[Daniele Pace]]) che segna anche la fine del sodalizio artistico con Claudio Mattone; nel [[1987]] con ''L'odore del mare'' (musica di Eduardo De Crescenzo e [[Maurizio Fabrizio]]; testo: [[Guido Morra]]); nel [[1989]] con ''Come mi vuoi'' (musica e testo E.De Crescenzo e [[Mariella Nava]]) e successivamente interpretata anche da [[Mina (cantante)|Mina]], che l'ha inclusa in uno dei suoi lavori discografici (''Canzone d'autore'', 1996); nel [[1991]] con ''E la musica va'' (musica di Eduardo De Crescenzo; testo Franco Del Prete), venduta anche in [[Francia]], ed in [[Gran Bretagna]] con la versione inglese ''The beat goes on'', interpretata da [[Phil Manzanera]].
 
La sua prima produzione alterna canzoni in italiano a canzoni in napoletano: ad esempio, il suo terzo LP, ''Decrescenzo'', inciso nel [[1983]], è cantato interamente in [[Lingua napoletana|napoletano]]. Nel [[1984]] incide ''Casualità'', colonna sonora del film ''Fatto su misura'' di [[Francesco Laudadio]]; nello stesso anno canta ''Taptitò'' nel film ''Così parlò Bellavista'' di [[Luciano De Crescenzo]]. Nel [[1986]] interpreta ''In fondo al mare'' nell'album ''Storie di una storia sola'' di [[Toquinho]] (musica di Maurizio Fabrizio e Toquinho; testo di [[Guido Morra]]).
 
A metà degli [[Anni 1980|anni ottanta]], dopo aver interpretato brani scritti da altri autori, De Crescenzo riprende a comporre ed inizia a pubblicare le sue canzoni. Infatti dal 1987 al [[1995]] incide ogni due anni un album, con la collaborazione (per i versi) di diversi parolieri, fra i quali [[Guido Morra]], [[Eugenio Bennato]] e [[Franco Del Prete]]. Nel [[1993]] inizia la collaborazione con [[Sergio Cirillo]] (album ''Danza Danza''), che poi proseguirà nelle produzioni del [[1995]] (col brano ''Cielo su cielo''), del [[2002]] (''La vita è un'altra'') e del 2013 (''Non tardare'')'' '' <ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%2090/1990/01%20-%20L'altra%20faccia%20della%20luna.pdf «L'altra faccia della luna»] in ''[[Il Roma]]'' del 9 novembre 1990</ref>
 
Nelle vesti di coautore o autore delle canzoni che incide a partire dall'album ''Nudi'' ([[1987]]) il musicista partenopeo va alla continua ricerca di nuovi suoni e contaminazioni; ricerca che porterà più tardi alla lavorazione ed alla pubblicazione dei due album che rappresentano una svolta della sua carriera artistica: ''Cante jondo'' nel [[1991]] e ''Danza Danza'' (che contiene il brano ''Zingaro'', composto nel 1991 e dedicato a [[Camarón de la Isla]]) nel [[1993]].<ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%2090/1991/02%20-%20Un%20nuovo%20De%20%20Crescenzo.pdf «A Sanremo un 'nuovo' De Crescenzo»] in ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 30 gennaio 1991</ref><ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%2090/1993/08%20-%20A%20Montereale%20e%20Trieste.pdf ''Il MessaggeroVeneto'' del 14 ottobre 1993]</ref>
 
Con quest'ultima produzione discografica arriva anche il successo internazionale, pure grazie, peraltro, alla duplice versione sanremese di ''E la musica va''.<ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%2090/1991/19%20-%20Ha%20stregato%20i%20tedeschi.pdf «Quel canto mediterraneo che ha stregato i tedeschi»] da ''[[Il Mattino]]'' del 20 agosto 1991</ref><ref>{{de}} [http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%2090/1991/15%20-%20Hochruf%20eines%20superstars.pdf «Hochruf eines superstar»] da ''Az feuilletton'' del 19 luglio 1991</ref> Il 1º maggio [[1994]] si esibisce a [[Scampia]] in occasione della [[Festa del lavoro]] e nello stesso anno duetta con [[Angelo Branduardi]] al "Premio Recanati", ora "[[Musicultura]]".<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/04/30/in-tuta-blu-cantano-gli-operai.html "In tuta blu cantano gli operai"] da [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] del 30 aprile 1994</ref> Il 3 maggio [[1995]] all'[[Auditorium Rai di Napoli]] tiene un concerto di beneficenza in favore dell'associazione "La città invisibile", da cui sarà poi tratto il primo live della sua carriera artistica.
 
Nel [[1996]], dopo pochi mesi dall'uscita dell'album ''Live'' (ottobre [[1995]])<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/27/Dischi_all_assalto_Conte_Morandi_co_0_9510272247.shtml Dischi all'assalto: Conte, Morandi ma spicca De Crescenzo "live"] in ''[[Il Corriere della Sera]]'' del 27 ottobre 1995</ref>, in occasione della promozione del brano ''Cielo su cielo'', Eduardo De Crescenzo presenta al [[Maurizio Costanzo Show]] il progetto a cui collabora, cioè l'associazione ''La città invisibile'', per il recupero dei detenuti del carcere di [[Poggioreale (Napoli)|Poggioreale]] di [[Napoli]] presso il quale, qualche tempo prima, si era esibito.
 
Nella seconda metà degli [[Anni 1990|anni novanta]], dopo la chiusura del tour ''Live'', pur rimanendo lontano dalla sala d'incisione (l'ultimo nuovo brano registrato è ''Cielo su cielo'' del 1995), il [[fisarmonicista]] partenopeo non smette di cantare e di tenere concerti, soprattutto nel Centro-Sud. Nell'estate del [[1999]] è ospite all'undicesima edizione del ''Premio Charlot'', a [[Paestum]], in [[provincia di Salerno]], dove ripropone alcuni dei lavori più rappresentativi della sua ultima produzione artistica.
 
Nell'autunno del [[2000]], a conclusione del tour ''Concerto del Mediterraneo''<ref>Tour in cui sperimenta nuove contaminazioni musicali, con l'utilizzo di particolari strumenti della tradizione mediterranea, fra cui le Launeddas</ref><ref>''[[Il Tirreno]]'' del 15 luglio 2000</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' del 30 luglio 2000</ref>, inizia la preparazione del nuovo album che, dopo una lunga gestazione, porterà a ''La vita è un'altra''<ref>''[[Il Mattino]]'' del 18 agosto 1999</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' del 10 agosto 2000</ref>, di cui firma anche le liriche di diversi brani, fra cui ''Fammi sognare ''. Nel [[2001]], così come avvenuto l'anno precedente, dà il via ad un lungo tour estivo, l'ultimo prima dell'uscita del nuovo disco.
Nel 2002 è ospite dello show del sabato sera di [[Gianni Morandi]] [[Uno di noi (programma televisivo)|Uno di noi]].
 
In occasione del suo ritorno discografico, dopo oltre sei anni di silenzio - nel corso dei quali le sue vecchie etichette discografiche commercializzano varie antologie - con la pubblicazione dell'album ''La vita è un'altra''<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/novembre/13/antiche_certezze_Crescenzo_co_0_0211137156.shtml «Le antiche certezze di De Crescenzo»] in ''[[Il Corriere della Sera]] del 13 novembre 2002</ref> la 'voce-strumento' napoletana dà il via al tour teatrale che lo porterà in giro per l'Italia<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/20/Eduardo_Crescenzo_melodie_del_cuore_co_10_030520062.shtml «Eduardo De Crescenzo le melodie del cuore»] da ''[[Il Corriere della Sera]]'' del 20 maggio 2003</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_entry.jsp?data_da=23%2805%2F2003&d-49653-p=5&testo_1=eduardo+de+crescenzo&operatore_1=and&ordina=rank&data_a= «La canzone d'autore di De Crescenzo»] da ''[[La Stampa]] del 23 maggio 2003</ref>, accompagnato dalla sua band storica, partendo dal teatro Palapartenope di [[Napoli]] il 10 aprile [[2003]] (trasmesso in differita su [[Rai Uno]] il 20 luglio), con la partecipazione di [[Maria Pia De Vito]] in ''Parole nuove'' e in ''E la musica va'', di [[Teresa De Sio]] in ''Quantu tiempo ce vò'' e di [[Mireille Mathieu]] in ''Ancora''. Nell'estate del [[2003]] partecipa all'ottava edizione del ''[[Premio Massimo Troisi]]'' ed al ''Premio Caruso''
 
=== Gli anni dell'impegno sociale ===
 
Nell'autunno del [[2004]], a conclusione del tour estivo, De Crescenzo è testimonial del "[[Columbus Day]]", per la comunità italiana degli [[Stati Uniti]], alla quale dedica il concerto dell'8 ottobre tenuto al Manhattan Center Theatre di [[New York]].<ref>''Il Corriere del Mezzogiorno'' del 10 ottobre 2004</ref><ref>[[Il Mattino]] del 3 ottobre 2004</ref>. Il 20 maggio [[2005]] si esibisce al teatro Sociale di Como<ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%202000/2005/01%20-%20Como,%20sociale%20in%20musica.pdf «Sociale in musica»] da ''[[La Provincia di Como]]'' del 20 maggio 2005</ref>, insieme a [[Ron]] e ai [[Matia Bazar]], per la kermesse in favore dell'[[Associazione Italiana Sclerosi Multipla]], segnando il suo ritorno nella regione lombarda a distanza di due anni dall'ultimo concerto, tenuto al [[teatro Smeraldo]] di [[Milano]] il 23 maggio [[2003]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/23/altra_vita_Crescenzo_co_7_030523049.shtml]''[[Il Corriere della Sera]]'' del 23 maggio 2003</ref>.
 
Nell'estate del 2005, a distanza di due anni da ''La vita è un'altra'', De Crescenzo si ripropone in un nuovo tour proprio mentre lavora all'ideazione del suo nuovo progetto di solidarietà ("Le Mani") che, tuttavia, darà risultati concreti solo più tardi, con l'apertura, nel cuore di Napoli, del primo "Help Center" della sua città natale. Sempre nel 2005 incide per la prima volta un brano in lingua straniera, ''Surubà'', che farà parte dell'album ''Danza'' di [[Karl Potter]],
 
Il 18 febbraio [[2006]] si esibisce, insieme ad altri artisti, al teatro Mercadante di Napoli<ref>''[[Il Mattino]]'' del 6 febbraio 2005</ref>, in occasione del "Galà di solidarietà" per gli anziani, organizzato dalla [[Comunità di Sant'Egidio]]. Negli ultimi anni, dunque, si è dedicato soprattutto alla musica dal vivo e a progetti di solidarietà: il 26 maggio [[2006]] pubblica, appunto, l'album ''Le mani'', tratto dal concerto svoltosi alla stazione centrale di [[Napoli]] il 17 dicembre [[2005]], con la partecipazione del violinista del [[Teatro San Carlo]] di Napoli, Daniele Baione, del coro dei cameristi di Carlo Morelli e di Paul e Gabin Dabirè. Il concerto viene trasmesso in diretta da [[Radio Kiss Kiss]] e, in differita, il 31 dicembre [[2005]], sui canali di [[Rai International]] in [[Australia]], [[Stati Uniti]], [[Canada]], [[Sud America]], Asia ed [[Africa]].
 
Frutto del lavoro dell'artista sarà poi l'apertura, il 27 dicembre [[2006]], presso la stazione centrale di Napoli, del primo "Help Center" informatizzato: uno sportello di ascolto e orientamento per le persone in difficoltà, al fine di prevedere l'ubicazione di nuovi posti letto per i più bisognosi presso il centro "La Tenda". È questa la prima iniziativa concreta del progetto "Le mani", promosso da De Crescenzo insieme a don Elvio Damoli e don Antonio Vitiello<ref>''City Napoli'' del 16 dicembre 2005</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' dell'8 dicembre 2005</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' del 15 dicembre 2005</ref><ref>''Il Corriere del Mezzogiorno'' del 6 giugno 2006</ref><ref>''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 6 giugno 2006</ref>. Il 13 luglio 2006, alle [[Terme di Agnano]] (Napoli), il musicista partenopeo si esibisce in concerto al 7° Galà di Beneficenza "Una sera per la vita", organizzato dalla sezione napoletana della [[Lega Italiana per la Lotta ai Tumori]] e dall'Istituto Pascale, manifestazione finalizzata a sostenere la ricerca e l'assistenza oncologica domiciliare gratuita.<ref>''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 3 luglio 2006</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' del 3 luglio 2006</ref>
 
In occasione del concerto tenuto all'[[Mostra d'Oltremare#Arena Flegrea|Arena Flegrea]] di Napoli il 7 settembre [[2006]], De Crescenzo viene premiato dal Presidente dell'Ente Provincia quale "musicista da sempre protagonista d'impegno sociale e solidarietà"<ref>[http://www.eduardodecrescenzo.it/archivio%20stampa/anni%202000/2006/12%20-%20La%20notte%20magica%20di%20Eduardo.pdf «La notte magica di Eduardo De Crescenzo»] da ''[[Il Roma]]'' del 9 settembre 2006</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' dell'8 settembre 2006</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' del 9 settembre 2006</ref><ref>''City Napoli'' del 7 settembre 2006</ref>. Il 30 settembre dello stesso anno partecipa alla seconda edizione della "Notte Bianca" della città di Napoli, manifestazione alla quale prendono parte anche altri cantautori italiani, tra i quali [[Lucio Dalla]], [[Pino Daniele]], [[Francesco De Gregori]] e [[Ivano Fossati]]. Il suo concerto si è svolto in una delle più antiche piazze napoletane, nei pressi della ''[[Porta Capuana]]'', costruita nel [[1484]] e simbolo dell'architettura rinascimentale del periodo aragonese, ma anche dell'emarginazione contemporanea delle classi sociali più deboli<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/14/la-mia-notte-bianca-porta-capuana-luogo.html «La mia Notte Bianca a Porta Capuana luogo degli artisti»] in ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' del 16 settembre 2006</ref><ref>''[[Il Mattino]]'' del 30 settembre 2006</ref>.