Complesso del disseccamento rapido dell'olivo: differenze tra le versioni

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[[File:Meadow froghopper (Philaenus spumarius).JPG|thumb|upright=1.6|right|''[[Philaenus spumarius]]'' (sputacchina media), ritenuto il [[vettore (biologia)|vettore]] del ceppo CoDiRO di ''[[Xylella fastidiosa|X. fastidiosa]]'']]
 
Il '''Complesso del disseccamento rapido dell'olivo''', (abbreviato in '''CoDiRO'''; (''Olive Quick Decline Syndrome'', o ''OQDS'', nella [[letteratura scientifica]] internazionale<ref name="G. P. Martelli 30-4-2015, pag. 2">{{cita web | autore = Giovanni P. Martelli |data=30 aprile 2015|titolo= Il disseccamento rapido dell'olivo: stato delle conoscenze | url = http://saperefood.it/wp-content/uploads/2015/04/Relazione-Prof-Martelli-su-Xylella.pdf |sito = Sapere Food | editore = relazione al convegno tenutosi al [[Palazzo Comunale (Spoleto)|Palazzo Comunale]] di [[Spoleto]]|p= 2|accesso = 7 maggio 2015}}</ref>) è una [[fitopatologia]] che colpisce le piante di ulivo (''[[Olea europaea]]''), manifestandosi con disseccamenti del lembo delle foglie (''bruscatura'')<ref name="L. Catalano, 37"/>, dapprima limitati a [[ramo|rami]] isolati, poi estesi a intere branche della chioma fino a colpire anche l’intera pianta<ref name="L. Catalano, 37">Luigi Catalano, [http://www.informatoreagrario.it/ita/files/Emergenza_Xylella.pdf ''Xylella fastidiosa, la più grave minaccia dell’olivicoltura italiana''], ''L'Informatore Agrario'', '''16''' (2015), p. 37 {{PDF}}</ref>.
 
La patologia è strettamente associata alla presenza, nelle piante colpite, di un particolare [[ceppo batterico]] (identificato come ''ST53''<ref name="It4Sci"/>) di ''[[Xylella fastidiosa#Sottospecie|Xylella fastidiosa spp. pauca]]''. IlLa nessonatura causale del nesso tra il batterio e la fitopatologia è stato indagato da molti studi e poi confermato in modo definitivo nel 2017 grazie ai risultati di da un'analisi sudi un'enorme messe di campioni raccolti nel corso delle campagne di ricerca degli largaanni scala2015 e 2016, condotta dal prof. Giovanni Martelli, dell’[[Università di Bari]] e [[Accademia nazionale dei Lincei|Accademico dei Lincei]], e deldal prof. Enrico Bucci della [[Temple University]] di [[Philadelphia]], componente della Commissione di ricerca dell'[[Accademia nazionale dei Lincei]]<ref>{{cita news | url name= http://www.consiglio.puglia.it/dettaglio/contenuto/49068/Xylella--studi-e-ricerche--un-focus-organizzato-da-Amati-e-Pentassuglia | titolo = "Xylella, studi e ricerche, un focus organizzato da Amati e Pentassuglia | numero"/><ref name="Le 2120Scienze n. | giornale = Puglia notizie-Agenzia quotidiana di stampa del Consiglio regionale della Puglia | giorno = 28 |mese = aprile | anno = 2017 | accesso = 29 aprile 2017}}<586"/ref>.

Xylella fastidiosa è un patogeno da [[quarantena]], [[Endemia|endemico]] di alcune zone dell'[[America settentrionale]] e [[America centrale|centrale]], dove è agente causale di diverse patologie, ma estraneo all'[[Europa]] e al [[bacino mediterraneo]] fino, all'incirca, alla fine degli [[anni 2000]], quando il CoDiRO ha fatto la sua prima comparsa in [[Italia]], tra gli uliveti dell'[[Salento|area salentina]] della [[provincia di Lecce]]<ref name="L. Catalano, 37" /> (probabilmente tra il [[2008]] e il [[2010]], in una ristretta [[costa jonica|fascia ionica]] presso [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]]<ref name="G. P. Martelli 30-4-2015, pag. 2"/>). La presenza del batterio è stato accertata nel 2013, quando un suo particolare ceppo (chiamato anch'esso CoDiRO) è stato isolato in ulivi affetti dalla patologia e su altre piante ospiti<ref name="Saponari et alii 2013">{{cita pubblicazione | autore = Saponari M., Boscia D., Nigro F., Martelli G. P. |anno=2013|titolo= | url = http://sipav.org/main/jpp/index.php/jpp/article/view/2986/1660 |rivista= Journal of Plant Pathology |volume= Vol. 95 |pagine= 668 |doi= 10.4454/JPP.V95I3.035|numero= no. 3|lingua = en }}</ref>. L'espansione del CoDiRO, che interessava un'area di circa 8.000 ettari nella tarda estate [[2013]], si è sviluppata fino a raggiungere un'estensione di circa 25.000 ettari ad aprile [[2015]]<ref name="G. P. Martelli 30-4-2015, pag. 2"/>, con un impatto così vasto da essere stata definita da Joseph-Marie Bové, dell'[[Académie d'agriculture de France]], come "la peggior emergenza fitosanitaria al mondo"<ref>{{cita pubblicazione | nome = Daniele | cognome = Rielli (Quit)| wkautore = Daniele Rielli | url = http://www.internazionale.it/reportage/2015/12/24/xylella-ulivi-puglia-scienza | titolo = Lo scontro tra giustizia e scienza sulla xylella in Puglia | rivista = [[Internazionale (periodico)|Internazionale]] | giorno = 24 | mese = dicembre | anno = 2015 | accesso = 25 dicembre 2015}}</ref>.
 
La denominazione della patologia come un "complesso" risale alle prime fasi di studio del CoDiRO e deriva dallo stato provvisorio delle conoscenze allora ancora in corso di acquisizione. Infatti, prima dell'enucleazione del ruolo chiave svolto da ''Xylella'' nell'eziologia del CoDiRO (acquisizione scientifica avvenuta nel [[2014]]), l'attenzione si era concentrata su una serie di possibili e concomitanti fattori causali o di rischio osservati in esemplari di olivo colpiti dalla patologia<ref name="G.P. Martelli-Georgofili INFO">{{cita pubblicazione | autore = Giovanni P. Martelli|data= 30 ottobre 2013|titolo= Disseccamento rapido dell'olivo | url = http://www.georgofili.info/detail.aspx?id=1510 |rivista= [http://www.georgofili.info/default.aspx Georgofili INFO] | editore = [[Accademia dei Georgofili]] }}</ref>. Tali fattori, tuttavia, si sono poi rivelati tutti di nulla o secondaria importanza rispetto al ruolo patogeno principale del batterio ''Xylella'', riconosciuto dalla comunità scientifica come agente causale della fitopatologia del CoDiRO<ref name="G. P. Martelli 30-4-2015, pag. 3"/>.
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I principali vettori del CoDiRO sono le specie della famiglia [[Aphrophoridae]] (il cui nome comune, "sputacchine", rimanda alla schiuma bianca, simile alla [[saliva]] di uno [[sputo]], in cui vivono immersi gli esemplari in fase giovanile<ref name="L. Catalano, 37"/>), in particolare la specie ''[[Philaenus spumarius]]'', nota come sputacchina media"<ref name="L. Catalano, 37"/>, specie molto diffusa in [[Europa]]<ref name=UJ>{{cita pubblicazione |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25195417 | autore = Saponari M, Loconsole G, Cornara D, Yokomi RK, De Stradis A, Boscia D, Bosco D, Martelli GP, Krugner R, Porcelli F. | titolo= Infectivity and transmission of Xylellua fastidiosa by Philaenus spumarius (Hemiptera: Aphrophoridae) in Apulia, Italy| PMID = 25195417 | lingua=en | rivista = Journal of Economic Entomology | mese = agosto | anno = 2014 | volume = 107| numero = 4 | accesso=14 aprile 2015}}</ref> e presente con dense popolazioni nella [[provincia di Lecce]], dove ne è stata accertata scientificamente l'efficienza e l'efficacia come [[Vettore (biologia)|vettore]] del batterio<ref name="L. Catalano, 37"/><ref name="L. Catalano, 41">Luigi Catalano, [http://www.informatoreagrario.it/ita/files/Emergenza_Xylella.pdf ''Xylella fastidiosa, la più grave minaccia dell’olivicoltura italiana''], ''L'Informatore Agrario'', '''16''' (2015), p. 41 {{PDF}}</ref>.
 
===== Nesso causale con ''X. fastidiosa'' =====
 
L'esistenza di una correlazione causale tra l'apparizione dei sintomi del CoDiRo e la presenza del batterio si è andata affermando col progresso degli studi, fino a giungere a conclusioni incontrovertibili nel corso del 2017, a seguito dell'esame, da parte di Giovanni Paolo Martelli, dell’[[Università di Bari]] e [[Accademia nazionale dei Lincei|Accademico dei Lincei]], e dal prof. Enrico Bucci della [[Temple University]] di [[Philadelphia]], componente della Commissione di ricerca dell'[[Accademia nazionale dei Lincei]] di una vastissima messe di campioni raccolti nel corso delle campagne di ricerca degli anni 2015 e 2016 G<ref name="Xylella, studi e ricerche">{{cita news | url = http://www.consiglio.puglia.it/dettaglio/contenuto/49068/Xylella--studi-e-ricerche--un-focus-organizzato-da-Amati-e-Pentassuglia | titolo = Xylella, studi e ricerche, un focus organizzato da Amati e Pentassuglia | numero = 2120 | giornale = Puglia notizie-Agenzia quotidiana di stampa del Consiglio regionale della Puglia | giorno = 28 |mese = aprile | anno = 2017 | accesso = 29 aprile 2017}}</ref><ref name="Le Scienze n. 586">{{cita pubblicazione | nome = Enrico | cognome = Bucci | titolo = Xylella oppure no? | rivista = [[Le Scienze]] | numero = 586 | mese = giugno | anno = 2017 | pp = 74-79 | url = http://www.lescienze.it/argomenti/2017/05/31/news/xylella_oppure_no_-3542702/ | accesso = 13 giugno 2017 }}</ref>.
 
===== Piante ospiti del ceppo CoDiRO =====