Bonaventura da Bagnoregio: differenze tra le versioni

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== Insegnamento ==
San Bonaventura, francescano, venti giorni dopo l'indizione della festa del [[Corpus Domini]] predicò il ''[[Sermo de sanctissimo corpore Christi]]'' alla presenza di papa Urbano IV e del [[concistoro]] generale. Bonaventura, con [[Tommaso d'Aquino]], è stato tra i protagonisti delldi quell'evento rilevante certo,nella religiosostoria religiosa storicoma eanche culturale;nella istituzionestoria didella unacultura: solennitàveniva universaleistituita, diinfatti, carattereuna ecumeniconuova festa trattandosiper dila [[Eucarestiarito latino|Chiesa latina]], incentrata sul mistero dell'[[eucaristia]]. –: Bonaventura e Tommaso, i dottori "''seraphicus''" ed "''angelicus''", furono due protagonisti del Pensiero,pensiero filosofico e teologico, del tempo e non solo: erano stati entrambi cattedratici presso lo ''Studium'' [[Orvieto|orvietano]], l'antica università della città. Nel [[1250]] il [[papa]] aveva autorizzato il cancelliere dell'Università a conferire la licenza di insegnamento a religiosi degli [[ordini mendicanti]], sebbene ciò contrastasse con il diritto di cooptare i nuovi maestri rivendicato dalla corporazione universitaria. Nel 1253, di fatti, scoppiò uno sciopero al quale tuttavia i membri degli ordini mendicanti non si associarono. La corporazione universitaria richiese loro un giuramento di obbedienza agli statuti, ma essi rifiutarono e pertanto vennero esclusi dall'insegnamento.
 
Questa esclusione colpì anche Bonaventura, che fu maestro reggente fra il [[1253]] e il [[1257]]. Nel [[1254]] i maestri secolari denunciarono a [[papa Innocenzo IV]] il libro del francescano [[Gerardo di Borgo San Donnino]], ''Introduzione al Vangelo eterno''. In questo testo fra' Gerardo, rifacendosi al pensiero di [[Gioacchino da Fiore]], annunciava l'avvento di una «nuova età dello [[Spirito Santo]]» e di una «[[Chiesa cattolica]] puramente spirituale fondata sulla povertà», profezia che si doveva realizzare attorno al [[1260]]. In conseguenza di questo il Papa — poco prima di morire — annullò i privilegi concessi agli ordini mendicanti.
 
Il nuovo pontefice [[papa Alessandro IV]] condannò il libro di Gerardo con una bolla nel [[1255]], prendendo tuttavia posizione a favore degli ordini mendicanti e senza più porre limiti al numero delle cattedre che essi potevano ricoprire. I secolari rifiutarono queste decisioni, venendo così scomunicati, anche per il boicottaggio da loro operato ai danni dei corsi tenuti dai frati degli ordini mendicanti. Tutto questo nonostante che i primi avessero l'appoggio del clero e dei vescovi, mentre il re di Francia [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]] si trovava a sostenere le posizioni dei mendicanti.