Villejuif: differenze tra le versioni

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Con l'aumento degli [[Contadino libero|affrancamenti]], a partire dal XIII vi fu un aumento della popolazione e venne edificata una chiesa sul sito dell'attuale chiesa di Saint-Cyr-Sainte-Julitte. I borghesi parigini acquistarono parte della terra, che venne affittata agli abitanti dei villaggi; anche i [[Nobiltà di toga|nobili di toga]] acquisirono terreni.
 
Il villaggio venne parzialmente distrutto e la chiesa bruciata durante la [[guerra dei cent'anni]]. Nel XVI secolo vi fu una ripresa dello sviluppo: la chiesa viene ricostruita, diversi edifici appaiono lungo la strada reale (attuale rue Jean-Jaurès), viene aperta una scuola e si insediano gli artigiani. Gli ordini religiosi iniziarono a vendere la loro terra, mentre i signori ampliarono i loro domini. Il seminario di San Nicola di Chardonnet edificò la sua casa di riposo (l'attuale [[Municipio (edificio)|municipio]]), accanto alla chiesa, includendo metà della terra di Villejuif.
 
L'espansione di Villejuif continuò nel XVII e XVIII secolo lungo la via maestra, con l'insediamento di altri commercianti e una popolazione di 270 famiglie. Il paese rimase in gran parte composto da poveri contadini che prendevano in affitto la terra, mentre gli locatari vietavano l'allevamento del bestiame. In questo periodo iniziò anche l'estrazione del gesso a Monsivry, nel nord-ovest di Villejuif, che fu un'attività economica importante nella città fino al XX secolo.