Differenze tra le versioni di "Crociata"
→Crociate come guerre e violenza armata
Come la maggior parte delle guerre di ogni tempo, anche le crociate furono caratterizzate da episodi di [[violenza]] belluina: non mancarono [[Saccheggio|saccheggi]], violenze e devastazioni. Basti ricordare, nel corso della [[prima crociata]], il massacro degli abitanti musulmani della siriana [[Ma'arrat al-Nu'man|Maʿarrat al-Nuʿmān]] (l'11 dicembre 1098): dopo aver trucidato tutti gli uomini, le donne e i bambini furono venduti dai crociati come schiavi<ref>S. Runciman, ''op. cit.'', vol. I, pp. 222-223.</ref>. Ancor più impressionante fu il massacro compiuto dai crociati dopo la [[Assedio di Gerusalemme (1099)|presa di Gerusalemme]] (1099): vennero passati a fil di spada tutti gli [[ebrei]] e i [[musulmano|musulmani]] presenti, eccezion fatta per la guarnigione [[Fatimidi|fatimide]], che versò un cospicuo [[riscatto]] ai vincitori, potendo così, grazie a quell'oro, scampare alla sorte dei loro correligionari.<ref>S. Runciman, ''op. cit.'', vol. I, p. 247.</ref>
L'episodio più cruento fu probabilmente la conquista di [[Costantinopoli]], nel corso della [[Quarta crociata]], da parte dei [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] di [[Enrico Dandolo]], a dispetto della comunanza di fede religiosa. La presa della capitale ebbe come conseguenza l'annientamento dell'[[Impero bizantino]], che seppure rinacque
La [[Prima crociata]] fu quella che ottenne i maggiori successi e portò alla nascita degli Stati crociati d'[[Outremer]], che sopravvissero fino al [[1303]]. Alla prima crociata seguirono altre spedizioni (8 crociate ufficiali), nel corso del XII e XIII secolo, le quali però quasi mai raggiunsero gli obiettivi che si erano prefisse.
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