Vucciria: differenze tra le versioni

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Il nome di questo mercato deriva dalla parola ''Bucceria'', tratto dal [[Lingua francese|francese]] ''boucherie'', che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello (e in [[Angioino|epoca angioina]] ne sorgeva uno) ed alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura. Anticamente era chiamato "la Bucciria grande" per distinguerlo dai mercati minori. "Vuccirìa" in [[Dialetto palermitano|palermitano]] significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le ''abbanniati'') è uno degli elementi che, maggiormente, caratterizza questo mercato palermitano.<ref>{{Cita web|autore = Samuele Schirò|url = http://www.palermoviva.it/una-via-al-giorno-piazza-caracciolo/|titolo = Piazza Caracciolo|accesso = |editore = |data = }}</ref>
 
==Storia e mafia==
La vicinanza al [[La Cala (Palermo)|porto cittadino]] stimolò l'insediamento di mercanti e commercianti genovesi, pisani, veneziani, etc. sin dal [[XII secolo]]. La presenza di numerosi artigiani è ancora leggibile dai nomi di alcune strade (via Chiavettieri, via Materassai, via dei Tintori, etc.)
[[File:Stigghiolaro 30-09-06.jpg|thumb|left|Venditore di stigghiole al mercato della Vucciria di [[Palermo]]]]
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All'interno della zona del mercato si trovano palazzi nobiliari ed opere d'arte quali il Palazzo Mazzarino, appartenuto alla famiglia del celebre [[Giulio Mazarino|cardinale]], la fontana del Garraffello, palazzo Gravina Filangeri di Rammacca al Garraffello.
La mafia si è insediata pienamente in questo mercato svolgendo li i loro loschi affari.
 
==Caratteristiche==