Santuario di Montevergine: differenze tra le versioni
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In quel sarcofago non c'è Filippo di Taranto ma solo la moglie e due figli, vedi epigrafe |
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Sul lato destro si apre una cappella dedicata al [[Santissimo Sacramento]], al cui interno è custodito un [[baldacchino]] risalente al [[XIII secolo]], in stile romanico, con intarsi in [[Cosmati|cosmatesco]], dono di [[Maria d'Ungheria (1257-1323)|Maria d'Ungheria]] o del figlio [[Carlo Martello d'Angiò|Carlo Martello]]: quattro [[Panthera leo|leoni]] in marmo sorreggono le quattro colonne decorate con un'alternanza in bianco e in rosso che raffigurano simbolicamente i quattro affluenti del [[Danubio]]; sull'[[architrave]], oltre a due statue che reggono il [[turibolo]] e l'aspersorio, altre otto piccole colonne reggono la [[cupola]]. Sotto al baldacchino, la custodia decorata con angeli che sostengo il [[ciborio]], opera di Luigi III De Capua e risalente alla fine del [[XV secolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.santuariodimontevergine.com/Abbazia/Baldacchino.aspx|titolo=Il baldacchino della basilica antica|accesso=18-05-2011}}</ref>. All'interno della cappella si trova anche un [[organo a canne]], costruito alla fine del [[XIX secolo]] da [[Fedeli (organari)|Zeno Fedeli]]<ref>{{cita web|url=http://www.michelotto-organi.com/it_dett.php?id=133#|titolo=L'organo Fedeli della cappella del Santissimo Sacramento|accesso=13 aprile 2013}}</ref>; a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione mista]], meccanica per i manuali e il pedale, pneumatico-tubolare per i registri, ha un'unica tastiera di 56 note e una [[pedaliera|pedaliera dritta]] di 27 note priva di registri propri.
Un'altra cappella fu edificata intorno al [[XIII secolo]] da [[Filippo I d'Angiò]]: in origine ospitava il quadro della Madonna, fino al 25 novembre [[1960]], quando fu spostato nella Basilica Cattedrale e quindi convertita al culto del Crocifisso; tuttavia, il 25 giugno [[2012]], è tornata ad ospitare l'effigie della Vergine. L'altare della cappella risale al [[1628]] ed è sormontato da due colonne, al cui centro era posto un crocifisso del [[XVIII secolo]], sostituito poi dalla [[Pittura su tavola|tavola]] della Madonna; ai lati delle colonne le raffigurazioni di [[Matteo apostolo ed evangelista|Matteo]] e [[Luca evangelista|Luca]]. La volta è decorata con dipinti di [[Vincenzo Volpe (pittore)|Vincenzo Volpe]], raffiguranti Maria Bambina, l'[[Assunzione di Maria|Assunta]] e l'[[Immacolata Concezione|Immacolata]]: dello stesso autore anche altri dipinti posti sul lato destro della cappella tra cui l'Apparizione del Salvatore a San Guglielmo; di pregevole fattura anche il monumento funebre di [[Caterina II di Valois]], moglie di [[Filippo I d'Angiò|Filippo d'Angiò]] e i suoi due figli [[Luigi di Taranto|Luigi]] e Maria
Altra cappella è quella della Schiodazione, così chiamata per la presenza, in origine, di una tela del [[XVII secolo|'600]] del [[Pieter Paul Rubens|Rubens]], andata perduta a seguito della sostituzione con una dell'[[XIX secolo|800]] del Serbucci<ref name="Cappelle"/>.
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