Macchina di Santa Rosa: differenze tra le versioni

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Nel 1967 Giuseppe Zucchi vinse il concorso per la nuova Macchina di S.Rosa. Il nuovo modello rappresentò una vera Rivoluzione. Il Volo D'Angeli, così fu chiamata questa Macchina, in onore dei paracadutisti della Folgore morti ad Al Alamein, spezzava e cambiava l'idea di Macchina di Santa Rosa che i Viterbesi avevano ammirato fino a quel momento. Venne introdotto come linguaggio artistico la scultura, ed il colore della Macchina fu uniformemente bianco e grigio peperino, oltre che, per la prima volta si raggiunsero e si superarono i 30 metri di altezza.
 
Purtroppo, il primo trasporto del Volo D'Angeli non fu portato a termine, si fermò a Via Cavour, dove nel 2007 fu posta una targa a memoria del drammatico evento. Dei difetti strutturali dovuti alla fretta nella costruzione (bando svolto a Maggio del '67), ma soprattutto un vero e proprio complotto da parte di una gran parte dei Cavalieri di Santa Rosa (nome affibbiato ai facchini della macchina del costruttore precedente Paccosi), i quali fuggirono da sotto la Macchina durante il percorso, dopo settimane di voci che la macchina si sarebbe fermata a Piazza del Comune, condizionando cosìcondizionarono l'esordio del Volo D'Angeli.
 
Nonostante l'infausto esordio, il Volo D'Angeli venne trasportato per ben 12 anni. Notevole fu il contributo dell'ideatore/costruttore Giuseppe Zucchi insieme al figlio Luigi ed i Facchini di Santa Rosa, che si adoperarono per migliorare la sicurezza del trasporto, la costruzione della Macchina e