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[[File:Charlotte Corday.jpg|thumb|L'omicidio di [[Jean-Paul Marat]] avvenuto per mano di [[Charlotte Corday]] in una tela di [[Paul Baudry]].]]
L<nowiki>'</nowiki>'''omicidio''' è la soppressione di una [[vita]] umana ada opera di un altro essere umano, [[ dal greco omòs = simile ]]. L'omicida può provocare la [[morte]] altrui per mezzo di qualsiasi modalità ([[Reato#Reato a forma vincolata e a forma libera|reato a forma libera]]), anche per [[Omissione (diritto)|omissione]], ma in ogni caso la sua azione o inazione sono [[volontà|volontarie]]. Questa volontà generica non va confusa col [[dolo]] ed è presente anche nell'[[omicidio colposo]] e [[omicidio preterintenzionale|preterintenzionale]], poiché volontà di compiere l'azione che causa la morte altrui (ad esempio, superare i limiti di velocità, finendo, poi, involontariamente per travolgere e uccidere un pedone). Si avrà [[omicidio volontario]] solo quando l'omicida, a causa della sua azione od omissione volontaria, intende specificamente causare la morte della vittima. L'omicidio volontario può essere [[premeditazione|premeditato]] oppure non premeditato.
 
In lingua italiana la parola '''assassinio''' è talora inteso come sinonimo di omicidio; ma per alcuni lessicografi esso indica solo l'omicidio proditorio, o motivato dalla vendetta, o dall'odio o da scopi di [[rapina]]; si riferisce quindi solo l'omicidio volontario.<ref>Voce ''[http://www.treccani.it/vocabolario/assassinare/ assassinare]'' del vocabolario Treccani.</ref><ref>Voce ''[http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/A/assassinare.aspx?query=assassinare assassinare]'' del Grande Dizionario Italiano Hoepli.</ref> L'omicidio è una pratica condannata socialmente e punita come [[reato]] da tutte le legislazioni storiche. Tuttavia nessuna società ha mai assicurato una tutela assoluta e incondizionata alla vita umana, vietandone la soppressione in qualsiasi caso.
 
Per esempio quasi tutte le società ammettono l'uccisione del nemico in [[guerra]]; la generalità degli ordinamenti del passato e alcuni ordinamenti contemporanei ammettono l'abolizione della vita umana come [[pena|sanzione penale]] ([[pena di morte]]); alcune società inoltre praticavano il [[sacrificio]] rituale di umani alla divinità. Persino le società più moderne considerano, poi, lecita l'uccisione di qualcuno in presenza di circostanze in grado di giustificarla. Alcune di queste circostanze ([[scriminanti]]), per esempio la [[legittima difesa (diritto)|legittima difesa]], sono considerate [[morale|morali]] dalla società e in certi casi conformi anche ai dettami [[religione|religiosi]];<ref>[http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P7Y.HTM Catechismo della Chiesa cattolica].</ref> altre come lo [[stato di necessità]] possono essere invece del tutto amorali o in certi casi persino immorali.<ref>Tullio Padovani, ''[http://books.google.it/books?id=AyV2wRTL6F8C&pg=PG175 Diritto penale]'', X ed., Giuffrè, Milano, 2012, p. 175.</ref> Assumono denominazioni specifiche l'uccisione del padre ([[parricidio]]), della madre ([[matricidio]]), del coniuge ([[uxoricidio]]), di bambini ([[infanticidio]]), del fratello o sorella ([[fratricidio]]), del sovrano ([[regicidio]]), di una femmina ([[femminicidio o feminicidio]]). Va ricordato ,però, che omicidio non significa uccisione di un uomo, ma, dal greco, uccisione di un simile .
 
== Diritto ==