Grande incendio di Roma: differenze tra le versioni

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Lo stesso Svetonio conferma anche che Nerone aveva mandato i cristiani al supplizio e li definisce "una nuova e malefica superstizione", senza tuttavia collegare questo provvedimento all'incendio.<ref>{{cita|Svetonio|''Nerone'', 16}} {{Citazione|afflicti suppliciis Christiani, genus hominum superstitionis nouae ac maleficae|}}</ref>
La questione riguarda il tema delle [[Persecuzione dei cristiani nell'impero romano|persecuzioni romane anticristiane]] e si inserisce nella complessa e molto dibattuta problematica [[Storiografia|storiografica]] della ricostruzione del [[Origini del cristianesimo|cristianesimo delle origini]] e dei suoi rapporti con lo [[Impero romano|stato romano]], che coinvolge la figura degli [[Apostolo|apostoli]] [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]], entrambi, secondo la tradizione, [[martirio (Cristianesimo)|martirizzati]] proprio in questa occasione.<ref>Tertulliano, ''Scorpiace'', 15, 2-5; Lattanzio, ''De mortibus persecutorum'', 2, 4-6; Orosio, ''Historiarum'', VII, 7-10; Sulpicio Severo, ''Chronicorum'', 3, 29.</ref> In particolare, secondo alcune fonti<ref>[[Origene]] è citato nella ''Storia Ecclesiastica'' di [[Eusebio di Cesarea]] al libro III, I, 1-3, e specifica che fu crocifisso a testa in giù</ref>, Pietro fu crocifisso, mentre Paolo decapitato, benché l'effettiva presenza di entrambi a Roma e il loro martirio siano dibattuti da alcuni storici.<ref>Pieter Willem van der Horst, review of Otto Zwierlein, ''Petrus in Rom: die literarischen Zeugnisse. Mit einer kritischen Edition der Martyrien des Petrus und Paulus auf neuer handschriftlicher Grundlage'', Berlin: Walter de Gruyter, 2009, in ''Bryn Mawr Classical Review'' [http://bmcr.brynmawr.edu/2010/2010-03-25.html 2010.03.25]. Un'altra recensione del testo è: James Dunn, review of Zwierlein 2009, in ''Review of Biblical Literature'' [http://www.bookreviews.org/bookdetail.asp?TitleId=7189 2010]</ref>.
 
I cristiani, allontanati da Roma a seguito del provvedimento di Claudio insieme agli altri giudei, sembra tuttavia che avessero potuto farvi ritorno e crearvi una nuova e vasta comunità, che professava liberamente la propria religione, tanto che Tacito racconta come i primi cristiani arrestati furono quelli che erano pubblicamente conosciuti come tali. Sia Tacito<ref>{{cita|Tacito|Annali, XV, 44.2-5}}.</ref> che Svetonio sembrano attestare un generale atteggiamento ostile nei loro confronti, che si ritrova anche in altre [[Testi non cristiani su Gesù storico|fonti]] di varie epoche e negli scritti dei [[padri della Chiesa]].