Mario Ajmone Cat: differenze tra le versioni

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Tra il 5 settembre [[1935]]<ref name=L5p23/> e il 14 agosto del [[1936]]<ref name=L5p237>{{Cita|Lioy 1965|p. 237}}.</ref> partecipò alla [[Guerra d'Etiopia]],<ref name=L5p23/> col ruolo di Comandante dell'[[Aeronautica dell'Africa Orientale]] nell'[[Africa Orientale Italiana|Africa Orientale]].<ref name=L5p24>{{Cita|Lioy 1965|p. 24|Lioy1965}}.</ref> Durante la campagna fu promosso [[generale di divisione aerea]]<ref name=U9p42/> “per meriti straordinari” (febbraio 1936). Finito l'impegno bellico,nell'agosto 1936 tornò al comando della Scuola di Guerra Aerea, per poi lasciarla già il 19 dicembre dello stesso anno per diventare comandante della 4ª Zona Aerea Territoriale di [[Bari]].<ref name=C4p14/> Durante lo svolgimento di questo incarico, venne promosso al rango di [[generale di squadra aerea]] il 14 aprile [[1939]]. Lasciò l'incarico al parigrado [[Eraldo Ilari]] il 16 maggio successivo.<ref name=C4p14/>
 
Di nuovo tornato al comando della Scuola di guerra aerea, lo abbandonò dopo l'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia, avvenuta il 10 giugno [[1940]], quando il 28 dello stesso mese assunse il comando della [[3º Squadra aerea - SQA3]].<ref name=C4p14/> Nel febbraio [[1941]], vista la grave situazione in [[Africa settentrionale italiana|Africa settentrionale]],<ref name=U9p42/> assume il comando della [[5ª Squadra aerea]] in [[Libia]].<ref name=U9p42/> Qui ebbe alcuni dissapori sia con lo [[Stato Maggiore tedesco]] che con il comando terrestre italiano, eed il 6 novembre venne sollevato dall'incarico per essere assegnato al Comando Generale delle Scuole Militari Aeronautiche.<ref name=C4p14/> Con l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]]<ref>Con la proclamazione dell'armistizio ricevette l'ordine dal Capo di Gabinetto del Ministero dell'Aeronautica di sciogliere il Comando Scuole, cosa che fece preoccupandosi di distruggere i documenti segreti e riservati, compreso l'elenco del personale.</ref> dell'8 settembre [[1943]] fu posto in licenza illimitata,<ref name=C4p14/> rimanendo a [[Roma]] durante il periodo dell'occupazione nazista.<ref>Più volte invitato ad unirsi all'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana]], rifiutò sempre di farlo, anche di fronte a reiterate minacce.</ref>
 
Dopo la liberazione della capitale, il 13 novembre [[1944]], viene sottoposto a procedimento di epurazione , venendo assolto da ogni addebito.<ref name=C4p14/> Richiamato in servizio assume l'incarico di [[Stato Maggiore dell'Aeronautica|Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica]], ricoprendolo fino al 5 febbraio [[1951]].<ref name=C4p14/> Morì a Roma<ref name=C4p15>{{Cita|Cersosimo 2014|p. 15}}.</ref> il 20 marzo [[1952]].<ref name=U9p42/> Fu sposato con [[Carla Angela Durini]], la prima donna a compiere un'attraversata dell'Africa equatoriale su mezzi meccanizzati (dal [[Mar Rosso]] a [[Lobito]]). L'impresa, sponsorizzata dal fascismo, è documentata da una collezione di pellicole dell'[[Istituto Luce]]. È il padre dell'esploratore [[antartico]] [[Giovanni Ajmone Cat]].