Antidolorifico oppiaceo: differenze tra le versioni
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Il 15 marzo 2010 è stato firmato l'[[atto normativo]]<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/10038l.htm Legge 15 marzo 2010, n. 38 - "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore"]</ref>, pubblicato in [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] il 19 marzo 2010 che sancisce il diritto per tutti i cittadini di essere curati per la malattia [[dolore]]. In particolare, gli articoli che illustrano i diritti e gli strumenti dei cittadini sono:
* L'articolo 1 dichiara
* L'articolo 7 stabilisce l’''Obbligo di riportare la rilevazione del dolore all'interno della [[cartella clinica]]''<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/10038l.htm Legge 15 marzo 2010, n. 38 "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore"]</ref>.
Secondo questo articolo è obbligatorio non solo misurare il dolore e prescrivere un trattamento, ma è indispensabile verificare che la terapia prescritta porti dei benefici [[Analgesia|antalgici]] per il paziente, altrimenti deve essere opportunamente adeguata. In termini pratici, questo vuol dire misurare il dolore con un'opportuna scala, verificare che il dolore si sia ridotto rispetto alla misurazione precedente, secondo i tempi dettati dalla tipologia di [[farmaco]] prescelto, e che nel giro di pochi giorni il dolore si sia stabilizzato e risulti ben controllato. Se questo non accade, è necessario avvisare il medico e farsi prescrivere una terapia più adeguata<ref>[http://www.parlamento.it/parlam/leggi/10038l.htm Legge 15 marzo 2010, n. 38 "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore"]</ref>.
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