Plaine (Valle d'Aosta): differenze tra le versioni

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Territorio soleggiato, simile a quello dell'[[adret]], e dal clima mitigato dalla [[latitudine]] inferiore, la ''plaine'' registra negli anni un incremento demografico, a fronte di un costante spopolamento della ''montagne'' e delle valli laterali. Il maggiore sviluppo umano ha portato a una concentrazione abitativa non presente altrove, ossia a un'[[urbanizzazione]] piuttosto lineare in tutta la ''plaine''. I comuni limitrofi ad Aosta, in particolare, sono interessati da fenomeni di "suburbanizzazione" per la vicinanza con il capoluogo.
 
[[File:Plaine aostoise vue du mont Torrette (Saint-Pierre).jpg|thumb|left|La Plaine vista dal mont Torrette ([[Saint-Pierre (Italia)|Saint-Pierre]])]]
 
Storicamente, la ''plaine'' è stata strategica per i trasporti: è infatti in questa zona che si biforca la viabilità che da un lato collega i due valichi alpini a Francia e Svizzera e dall'altro porta verso la [[Pianura Padana]]. Crocevia conservato tutt'oggi ma derivato dalla viabilità di epoca romana ([[via delle Gallie]]) e poi medievale ([[via Francigena]]), ha avuto un ulteriore sviluppo con l'apertura del [[traforo del Monte Bianco]] e del [[traforo del Gran San Bernardo]] negli [[anni 1960|anni sessanta]]. Decisivi nei secoli anche la costruzione della [[ferrovia Ivrea-Aosta]] nel 1886, la presenza dell'[[autostrada Torino-Aosta]] e dell'[[aeroporto Corrado Gex]].