Prima lettera ai Corinzi: differenze tra le versioni

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'''VI.''' La Resurrezione - ({{passo biblico|1Cor|15,1-58}})
[[File:Signorelli Resurrection.jpg|left|thumb|[[Resurrezione della carne]] (circa [[1500]]) di [[Luca Signorelli]] - basata su 1 Corinti 15:52,:'' in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati'' [[Cappella di San Brizio]], [[Duomo di Orvieto]]]]
* Paolo in questo capitolo affrontando il tema principale della resurrezione, menziona il suo cruccio ricorrente in molti altri suoi scritti : Haha perseguitato la chiesa di Cristo (quando era ancora Saulo), e si sente l'ultimo degli apostoli, anche se , l'immeritata benignità di Dio gli permette di essere ora al Suo servizio. Il capitolo inizia con una dichiarazione sulla ''certezza'' che Cristo è risuscitato dai morti. Il motivo di questa dichiarazione riguardava un ulteriore problema della chiesa di Corinto : ''se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste resurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato!''. Fede e riscatto del sangue versato da Cristo erano quindi inutili? E coloro che morirono per testimoniare Cristo, se la resurrezione non esiste, morirono per quale motivo? La verità è, (qui Paolo enuncia il tema principale del riscatto provveduto dalla morte e resurrezione di Cristo) che: ''Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. Bisogna infatti che egli regni ''finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi''. L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ''ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi''. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.''
* ''Se i morti non risorgono, ''mangiamo e beviamo, perché domani moriremo''. Quello appena annunciato poteva essere solo un insegnamento sbagliato ''di cattivi maestri'' che erano nella chiesa i cui ''predicatori'', rappresentavano di fatto, ''una cattiva compagnia'' di cui Paolo consiglia di fare a meno: ''Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.''
* L'insegnamento cristiano sulla resurrezione era diverso ovvero:''Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità.'' e ancora : ''vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità. Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura'': ''La morte è stata ingoiata per la vittoria. Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?'', spiegando che: ''Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge''. Avevano bisogno di fare molto attenzione agli insegnamenti non cristiani di questi falsi maestri, avevano bisogno di essere desti e saldi con una fede incrollabile che si concretizzava nell'opera di Cristo. L'esortazione è: ''Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore''