Giambattista Spinola (1646-1719): differenze tra le versioni

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Trasferitosi a [[Roma]] fu relatore del sottocomitato della [[Sacra Consulta]] e, sotto il pontificato di [[papa Clemente X]] [[governatore]] di [[Tivoli]], [[Fano]], ed [[Ascoli Piceno|Ascoli]] tra il [[1670]] ed il [[1676]]. Dal 28 febbraio [[1688]] fu precettore dell'arcispedale di [[Chiesa di Santo Spirito in Sassia|Santo Spirito in Sassia]]. Dal 12 ottobre [[1689]] fu segretario della Sacra Consulta. Dal 28 luglio [[1691]] al 12 dicembre [[1695]] fu governatore di Roma e vice-[[Camerlengo (Chiesa cattolica)|camerlengo]] di Santa Romana Chiesa e referendario dei tribunali della [[Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica|Segnatura Apostolica]] e di Grazia e Giustizia.
 
Fu creato cardinale diacono nel [[concistoro]] del 12 dicembre 1695 da [[papa Innocenzo XII]] che dovette concedergli una dispensa essendo già suo zio membro del [[collegio cardinalizio]] e non avendo ancora ricevuto neppure gli [[ordini minori]]; fu pubblicato il 2 gennaio [[1696]] della [[San Cesareo in Palatio (titolo cardinalizio)|diaconia di San Cesareo in Palatio]]. L'11 gennaio [[1696]] ricevette tutti i gradi dell'[[ordine sacro]] senza intervalli di tempo tra di essi grazie ad una dispensa; già nel [[1694]] era stato nominato [[Arcidiocesi di Genova|arcivescovo di Genova]], incarico che mantenne fino al [[1705]]. Fu [[Delegazione (Stato Pontificio)|legato]] a [[Bologna]] dal 25 febbraio [[1697]]. Il 24 novembre [[1698]] fu nominato camerlengo di Santa Romana Chiesa, incarico che mantenne fino alla morte. Scelse come suo segretario, il canonico [[Cesare Antonio Vergara]], celebre numismatico lucano, autore del libro: Monete del regno di Napoli da Roggiero primo re fino all'augustissmo regnante Carlo VI imperadore, e II re cattolico.
Partecipò al [[conclave del 1700]] che portò all'elezione di [[papa Clemente XI]]. Il 25 gennaio [[1706]] optò per l'[[cardinale#Ordini di cardinali|ordine presbiterale]] e la sua diaconia fu elevata a titolo ''[[pro illa vice]]''.