Conquista francese dell'Algeria: differenze tra le versioni

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Il territorio oggi noto come [[Algeria]] negli anni '30 dell'Ottocento era solo parzialmente sotto il controllo dell'[[Impero ottomano]]. Un [[dey]] governava l'intera [[Reggenza di Algeri]], ma questi poteva esercitare un controllo diretto solo nella città di [[Algeri]] e nelle sue vicinanze, con altri baliaggi stabiliti in poche altre are influenti come [[Oran]] e [[Costantina]]. Il resto del territorio (incluso gran parte dell'entroterra) era solo nominalmente sotto il controllo ottomano ma in realtà era controllato dai capi tribali berberi locali. Lo stesso dey era molto indipendente nelle proprie decisioni dal sultano ottomano, pur essendo supportato (o controllato, a seconda delle prospettive storiche) dai [[giannizzeri]] turchi d'istanza ad Algeri. Il territorio confinava ad ovest col [[Sultanato del Marocco]] e ad est dalla [[Reggenza di Tunisi]]. Il confine ad ovest era segnato nominalmente dal corso del fiume [[Tafna]] ma esso fu soggetto a continui cambiamenti a seconda delle tribù locali e della loro influenza nel controllo del territorio.
 
La Reggenza di Algeri, era inoltre una delle principali basi dei [[pirati barbareschi]] e degli [[schiavisti berberi]] che da secoli attaccavano le navi cristiane e gli insediamenti costieri del [[Mediterraneo]] e dell'[[Atlantico]] settentrionale. Come il resto della [[Costa berbera]], la reggenza di Algeri viveva del commercio degli schiavi e di beni catturati da [[Europa]], [[America]] e [[Africa sub-sahariana]]. Le potenze europee [[Bombardamento di Algeri|bombardarono Algeri]] in differenti occasioni per rappresaglia e gli Stati Uniti provocarono le [[Guerre Berberebarbaresche]] per impedire l'attacco alle navi commerciali della tratta verso le Americhe.<ref>{{Cite news | first=Robert | last=Carver| title=Not so easy alliances: Two Faiths, One Banner: when Muslims marched with Christians across Europe’s battlegrounds (book review) | url=http://www.thetablet.co.uk/review/442| work= | publisher=The Tablet | location= | pages= 24 | date=25 April 2009 | id= | accessdate=}}</ref>
 
La conquista dell'Algeria iniziò durante gli ultimi mesi della [[Restaurazione]] borbonica da [[Carlo X di Francia|Carlo X]], il quale sperava con questo gesto di porre definitivamente fine alla pirateria islamica e nel contempo di incrementare la propria popolarità presso il popolo francese, in particolare quello di Parigi, dove vivevano pure molti veterani delle [[Guerre Napoleoniche]]. Egli pensava con questo gesto di smuovere il sentimento patriottico dei francesi e nel contempo di distoglierli dalla sua politica interna. Il commercio di schiavi e la pirateria algerina cessarono immediatamente con la conquista francese di Algeri.<ref>Chisholm, Hugh, ed. (1911). "[https://en.wikisource.org/wiki/1911_Encyclop%C3%A6dia_Britannica/Barbary_Pirates Barbary Pirates]". [[Encyclopædia Britannica]] (11th ed.). Cambridge University Press.</ref>