Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: differenze tra le versioni

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==Flora==
[[File:Primulapalinuri.jpg|thumb|La ''[[Primula palinuri|Primula di Palinuro]]'', raro [[endemismo]] costiero, eletto simbolo del parco]]
Nel parco sono state censite circa 1.800 specie vegetali, di cui una di interesse comunitario, la [[Primula palinuri|Primulaprimula di palinuro]], e 25 habitat. Essendo al centro del Mediterraneo, tra areali diversi per climi e temperature, anche la presenza di certe specie altrove comuni è in questo caso degna di menzione. Nel Parcoparco convivono infatti: [[Betula pendula|Betullebetulle]], [[Abies alba|Abeteabete bianco]] e [[Buxus sempervirens|Bossobosso]].
 
Di particolare interesse è la vegetazione delle rupi costiere. Essa comprende tra l'altro il raro [[Pancratium maritimum|Giglio marino]]; a diretto contatto colcon il mare vive l'endemica [[Limonium remotispiculum|Staticestatice salernitana]], mentre sulle rupi vivono la Primula di Palinuro, il [[Dianthus rupicola|Garofanogarofano delle rupi]], la [[Centaurea cineraria|Centaurea]], l'[[Iberis semperflorens|Iberide florida]], la [[Campanula fragilis|Campanulacampanula napoletana]]. Nel [[2011]] è stata anche scoperta la presenza lungo le scogliere di [[Capo Palinuro|Palinuro]] di esemplari di ''[[Bassia saxicola]]'', una pianta cespugliosa estremamente rara e di cui si era precedentemente riscontrata la presenza solo in enclavi sulle isole di [[Isola d'Ischia|Ischia]] e [[Isola di Stromboli|Stromboli]].<ref>[http://www.salernonotizie.it/notizia.asp?ID=22200 Scoperta a Palinuro ''Kochia saxicola'']</ref>
 
Nella fascia costiera tra [[Palinuro (Centola)|Palinuro]] e [[Montecorice]], con un ristrettissimo [[areale]] a distribuzione puntiforme, in corrispondenza di [[Rocce sedimentarie clastiche#Conglomerati|conglomerati]] e [[Affioramento roccioso|affioramenti rocciosi]]<ref name="F. Corbetta et al., 22">{{cita pubblicazione|autore=Giovanna Abbate, [[Francesco Corbetta (botanico)|Francesco Corbetta]], Anna Rita Frattaroli, Gianfranco Pirone|titolo=Il Parco del Cilento. Ambiente, flora e vegetazione|rivista=Natura e Montagna| numero = n. 1/2, a. XLIII| pp.&nbsp;22}}</ref> e di [[Macereto (geologia)|macereti]] xerotermici calcarei e [[Reazione del terreno#Terreni alcalini|ultra-basici]]<ref name="Scheda">[http://conservazione.cilentoediano.it/ita/77_Macchia-a-Genista-cilentina.html Macchia a Genista], dal sito del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni</ref> sono state individuate alcune stazioni di un endemismo esclusivo del Cilento, la ''[[Genista cilentina|ginestra del Cilento]]'' <small>[[Franca Valsenti|Vals.]], [[1993]]</small>)
 
La [[gariga]] ad [[Ampelodesmos mauritanicus|ampelodesma]] è il popolamento più diffuso nella fascia costiera, fino a 700 metri di quota. Presenti [[Genista ephedroides|Ginestraginestra]], [[Juniperus phoenicea|Gineproginepro fenicio]], [[Cistus monspeliensis|Cisto di Montpellier]], [[Genista cilentina|Ginestraginestra del Cilento]] (''Genista cilentina''<ref>Specie descritta da Franca Valsecchi nel 1993</ref>), con l'onnipresente [[Pistacia lentiscus|Lentiscolentisco arbustivo]] e [[Calicotome villosa|sparzio villoso]]. Sempre nella macchia, presenza di [[Arbutus unedo|Corbezzolocorbezzolo arbustivo]], [[Erica arborea|Ericaerica]], [[Myrtus communis|Mirtomirto]], [[Pistacia terebinthus|Terebintoterebinto]], [[Cistus monspeliensis|Cistocisto di Montpellier]]. Dove è sopravvissuta all'antropizzazione, anche foreste di quercia spinosa, [[Ceratonia siliqua|Carrubocarrubo]] e [[Olea europaea sylvestris|Olivoolivo selvatico]], e qua e là, raramente, [[Chamaerops humilis|palme nane]]. Infine, si segnala il sito di interesse comunitario della pineta di S.Sant'Iconio, relitto di boschi certamente più estesi di [[Pinus halepensis|Pinopino d'Aleppo]] (oggi di nuovo in espansione perché spesso usato nei rimboschimenti).
 
Nelle aree interne predominano i boschi di latifoglie decidue, [[Quercus ilex|leccete]], [[Quercus cerris|Cerricerri]], [[Quercus pubescens|Roverelleroverelle]], [[Acer cappadocicum lobelii|Aceriaceri]], il ''[[Platanus orientalis]]'' originario di Velia, [[Ostrya carpinifolia|Carpinicarpini Nerineri]], [[Fraxinus ornus|Ornielliornielli]] e [[Castanea sativa|Castagnicastagni]]. Al di sopra dei 1.000 m in genere preceduto da una fascia di [[Alnus cordata|Ontanoontano napoletano]], domina incontrastato il [[Fagus sylvatica|Faggiofaggio]], con il raro [[Berberis aetnensis|Crespinocrespino dell'Etna]], e le [[Saxifraga porophylla|Sassifraghesassifraghe]].
 
In ambiente rupestre, «in condizioni ecologiche veramente 'estreme'»<ref name="F. Corbetta et al., 24"/>, si segnala un rarissimo [[endemismo]] a distribuzione puntiforme, la Finocchiellafinocchiella di Lucania (''[[Portenschlagiella ramosissima]]''), specie casmofita segnalata in alcune isolate stazioni, come località ''Limbida''<ref name="F. Corbetta et al., 24"/>, sulle pareti calcaree occidentali del [[Bulgheria|Monte Bulgheria]], non lontano da Palinuro e sulle pareti calcaree presso la gola del torrente [[Sammaro]], tra [[Sacco (Italia)|Sacco]] e [[Roscigno]]<ref name="F. Corbetta et al., 24">{{cita pubblicazione|autore=Giovanna Abbate, [[Francesco Corbetta (botanico)|Francesco Corbetta]], Anna Rita Frattaroli, Gianfranco Pirone|titolo=Il Parco del Cilento. Ambiente, flora e vegetazione|rivista=Natura e Montagna| numero = n. 1/2, a. XLIII| pp.&nbsp;24}}</ref>.
 
Inoltre, nell'area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sono presenti 254 specie di orchidee selvatiche delle 319 segnalate in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo.
 
==Geografia==