Storia di Monteleone d'Orvieto: differenze tra le versioni

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{{citazione|MONTE LEONE. Surse il paese verso il [[1052]], e nel [[1373]] il visconte di Lorena lo prese a forza, supponendolo appartenente al Chiusino, e nel [[1374]] lo vendè alla famiglia Montemarte, alla quale lo riprese nel [[1377]]. Ha territorio in colle e piano: il paese ha molti fabbricati, circondati di mura, e la collegiata de' ss. Pietro e Paolo apostoli.|"[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]] da [[San Pietro|S. Pietro]] sino ai nostri giorni" compilato dal cavaliere [[Gaetano Moroni]] Romano secondo [[Aiutante di Camera]] di Sua Santità [[Pio IX]] - Vol. XLIX, in [[Venezia]] dalla tipografia emiliana [[1848]] }}
 
Nel dicembre [[1376]] Ugolino riceve una lettera di encomio dal Papa per il modo con il quale conduce la lotta contro i ribelli della Chiesa. Riacquisisce anche le terre della [[Valdichiana|Val di Chiana]] al Conte Ludovico di Bindo Brandetto, suo parente.
 
=== 1377: le tasse di Ludovico e la "Confederazione" del Bulgaro ===
 
DopoCome già accennato, dopo il dominio di Ugolino, Monteleone passa a [[Ludovico]] Bulgarelli dei Marsciano, nominato Vicario da Ugolino stesso e già proprietario di [[Montegabbione]].
 
Nel [[1377]] i perugini attaccano [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]] e Montegabbione: a guardia di tali castelli si trova il conte Ludovico di Bindo Brandetto dei Marsciano, parente di Ugolino di Montemarte. I difensori possono contare sull'aiuto del capitano Marco Ungaro che ha ai suoi comandi 50 cavalli e 200 fanti.
 
Sempre in quell'anno l'abate conte Nicolò (conti di Montegiove altro ramo dei Bulgarelli), oppresso dalle esose imposte [[Orvieto|orvietane]], solleva in merito forti contestazioni di fronte al tribunale ma, il comune di Orvieto, non attende la sentenza richiesta dal nobile; Nicolò è così costretto a richiedere aiuto al comune di [[Perugia]]. Per rafforzare la richiesta di protezione e di soggezione si confedera con i suoi nipoti Bulgaro di Tiberuccio, Federico di Baldino conte di Parrano, Ludovico di Bindo Signore di Brandetto e Bernardino di Azzo, tutti della famiglia Bulgarelli.
 
Il conte Bulgaro cerca di concretizzare quanto progettato dai nobili chiedendo ai [[Priori]] di [[Perugia]] di poter trattare la costituzione di una [[Federazione (diritto privato e amministrativo)|confederazione]] fra quel comune ed alcuni territori e fortilizi fra i quali: 'ontegioveMontegiove, [[Parrano]], [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]], Castel Brandetto, Corniolo, Abbazia di Monte Orvietano, Abbazia di Acqualta (Castel di Fiori), situati nel territorio di Orvieto; chiede anche che tali castelli godano degli stessi diritti e giurisdizione già vantati nei territori ricadenti nel territorio di Perugia di proprietà dello stesso Bulgaro.
 
Nel ''Libro della Cancelleria di [[Perugia]],'' dell'Anno [[1377]] si conferma memoria dell'accaduto con le seguenti parole, di stima verso il Bulgaro:
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=== 1377: la cacciata di Ludovico da Marsciano ===
 
Sempre nel [[1377]] Ludovico, tradito da alcuni suoi uomini e da Ranuccio di Petruccio da [[Migliano (Marsciano)|Migliano]] (anche lui dei [[Conti di Marsciano|Marsciano]]), viene cacciato dal castello. Il conte di Brandetto cede allora definitivamente i suoi diritti su Monteleone a Ranuccio nonostante la promessa di quest'ultimo di restituire il castello dopo un anno. Nel [[1379]] muore il nobile Bulgaro, lascia sei figli: Bindo, Tiberuccio, Guido, Ugolino, Uguccione e Contessa.
Nel [[1379]] muore il nobile Bulgaro, lascia sei figli: Bindo, Tiberuccio, Guido, Ugolino, Uguccione e Contessa.
 
SempreIn nel 1379quell'anno molte truppe perugine muovono guerra contro Francesco di Montemarte a [[Cetona]], [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]] ed in altri luoghi della [[Valdichiana]]. Il Conte [[Francesco di Montemarte|Francesco]] ordina quindi una spedizione contro [[Chiusi]] posta a controllo di Perugia; a tale azione militare partecipano anche Ugolino di Montemarte, Ranuccio di Giovanni e Ridolfo, nipote di Ugolino: la coalizione sconfigge i Perugini. Nel [[1380]] Francesco di Montemarte mette a guardia di [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]] Ludovico, Piergiovanni, e Ranuccio da Migliano.
 
=== 1382/1388 - I Montemarte ed i Marsciano di nuovo in guerra - La morte di Ugolino ===
 
Nel [[1380]] Orvieto viene occupata dalle truppe dell'Antipapa [[Antipapa Clemente VII|Clemente VII]]° e si ritrova coinvolta nelle vicende dello [[Scisma d'Occidente]].
[[1382]]: Ugolino da [[Corbara (Orvieto)|Corbara]], Giovanni degli Ubaldini, Simonetto [[Orsini]] ed il Brandeto sono al servizio della Chiesa contro l'[[Antipapa]]: riconquistano [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]] e [[Montegabbione]] e cacciano i Bulgarelli (Ranuccio e Piergiovanni di Marsciano).
 
[[1382]]: Ugolino da [[Corbara (Orvieto)|Corbara]], con l'aiuto della cavalleria di Giovanni Azzo degli Ubaldini, e Simonetto [[Orsini]] ed il Brandeto sono al servizio della Chiesa contro l'[[Antipapa]]: riconquistano [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]] e, [[Montegabbione]] bruciano [http://www.ilcastellodimontegabbione.it/PagineIlGobbo/IlGobbo-CastelloCasteldiFiori.htm Castel di Fiori] e cacciano i Bulgarelli (Ranuccio e Piergiovanni di Marsciano che avevano occupato nuovamente Monteleone e Montegabbione nel [[1381]] con il favore dei Muffati).
 
Nel [[1387]] i conti di [[Corbara (Orvieto)|Corbara]], entrano di nuovo in lite con i Bulgarelli i quali, aiutati da [[Pietro Farnese (signore di Montalto)|Pietro Farnese]] (parente dei Montemarte), tradiscono la fiducia loro accordata, distruggono il molino di Monte Orvietano e bruciano tutte le case di [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]].