Castel Sismondo: differenze tra le versioni

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|Immagine = Castel sismondo 01.JPG
|Didascalia = Il castello oggi
|Stato = [[File:{{simbolo|Coat of arms of the House of Malatesta.svg|20px]]}}[[Malatesta|Signoria malatestiana]]
|Stato attuale = {{ITA}}
|Suddivisione = [[Emilia-Romagna]]
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===Le origini===
 
Castel Sismondo fu costruito per volere di [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]] a partire dal [[1437]], in un periodo di grande prosperità per la signoria malatestiana<ref name = "pasiniitinerari21" >{{cita|Pasini|p. 21.|pasiniitinerari}}</ref>. Fu ideato come fortezza e palazzo al tempo stesso, di grandiose proporzioni, che dovesse rappresentare visivamente il potere e la supremazia del signore sulla città<ref name="pasiniitinerari21"/><ref name="fondcarim.it">{{cita web|url=http://www.fondcarim.it/20730/7/Storia.html | titolo=''Castel Sismondo. Storia''}}</ref>.
 
[[Sigismondo Pandolfo Malatesta|Sigismondo]], celebrato come architetto dell'opera dagli scrittori di corte, fu verosimilmente ispiratore e coordinatore del progetto, per la sua esperienza di condottiero e la grande conoscenza delle arti belliche<ref name ="biordi11" >{{cita|Biordi e Foschi|p. 11.|biordi}}</ref>. Di certo il signore fu affiancato da progettisti ed ebbe la consulenza, poco dopo l'inizio dei lavori, di [[Filippo Brunelleschi]], architetto di grande prestigio chiamato a [[Rimini]] nel 1438 per eseguire sopralluoghi nelle principali fortezze della signoria<ref name="pasiniitinerari21"/><ref name = donati91 >{{cita|Donati|p. 91.|donati}}</ref><ref name="emiliaromagna.beniculturali.it">{{cita web|url=http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/16/40| titolo=''Regione Emilia-Romagna. Luoghi della cultura. Rimini. Castel Sismondo''}}</ref>. Alla fabbrica inoltre lavorarono, prima dell'arrivo di [[Filippo Brunelleschi|Brunelleschi]] e ancora nel 1454, Cristoforo Foschi e Matteo Nuti<ref name="fondcarim.it"/>.
 
===La costruzione della rocca===
[[File:Matteo de' pasti, sigismondo pandolfo malatesta, verso, 1454-60 c. castel sismondo.JPG|thumb|[[Matteo de' Pasti]], Medaglia celebrativa con veduta di Castel Sismondo nel verso (1454-60 c.)]]
La costruzione della rocca sfruttò in parte strutture preesistenti: un grande complesso fortificato costruito da [[Galeotto Roberto Malatesta|Galeotto Roberto]]<ref name = pasinirocche12 >{{cita|Pasini|p. 12.|pasinirocche}}</ref>, fratello di [[Sigismondo Pandolfo Malatesta|Sigismondo]] e suo predecessore, case malatestiane duecentesche (forse torri residenziali)<ref name ="biordi9" >{{cita|Biordi e Foschi|p. 9.|biordi}}</ref> e un breve tratto delle mura urbane di età federiciana. Il complesso originario, sorto nella zona denominata Gattolo di Santa Colomba<ref name = tonini38 >{{cita|Tonini|p. 38.|toniniguida}}</ref>, nel rione Cittadella<ref name = contipasini215 >{{cita|Pasini|p. 215.|contipasini}}</ref> doveva probabilmente risultare angusto e inadeguato per la corte di [[Sigismondo Pandolfo Malatesta|Sigismondo]]<ref name = cristiani54 >{{cita|Cristiani|p. 54.|cristiani }}</ref>. Era costituito da una serie di edifici raccolti intorno ad un torrione centrale, con l'ingresso sulla piazza della cattedrale difeso sulla sinistra da una seconda torre<ref name = "gobbi57" >{{cita|Gobbi e Sica |p. 57.|gobbi }}</ref>.
 
Lo storico cinquecentesco Baldo Branchi ricorda come il signore avesse proceduto distruggendo gli antichi palazzi e le abitazioni dei suoi avi, ad eccezione del "palazzo maggiore", intorno al quale costruì il nuovo complesso, probabilmente ricavando materiali da costruzione di recupero dalla demolizione delle fabbriche esistenti<ref name="http">{{cita web|url=http://www.fondcarim.it/destra/appuntamenti/5/5_cultura3.htm| titolo=''Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti davanti a Castel Sismondo''}}</ref>.
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I lavori di costruzione del castello durarono circa 15 anni, anche se le iscrizioni apposte sul portale d'ingresso e su alcuni torrioni fanno risalire la sua inaugurazione al 1446; tuttavia taluni lavori si protrassero fino al 1454, ed è possibile che la rocca non sia mai stata compiuta secondo il progetto originario.
 
L'immagine dell'antica grandezza del castello è ricordata in una medaglia celebrativa di [[Matteo de' Pasti]] e in un particolare del celebre affresco di [[Piero della Francesca]] nel [[Tempio Malatestiano]]<ref name = "tonini39" >{{cita|Tonini|p. 39.|tonini}}</ref>. La rocca è raffigurata in prospettiva, in modo univoco e coerente con tutte le rappresentazioni dell'epoca, compresa quella del bassorilievo del Cancro nella cappella dei pianeti e dei segni zodiacali: chiusa da una cinta di alte torri all'interno della quale svetta l'imponente mastio<ref name="biordi9"/>.
 
===Le trasformazioni dei secoli XVI-XIX===
Il declino della [[Malatesta|signoria malatestiana]], alla fine del XV secolo, determinò l'inizio di un lungo periodo di decadenza. Il castello fu destinato unicamente a scopi militari, perdendo definitivamente il carattere di residenza, e fu soggetto a radicali lavori per rispondere alle mutate necessità di difesa dovute al rapido sviluppo delle [[armi da fuoco]]<ref name="emiliaromagna.beniculturali.it"/><ref name = "pasinirocche15" >{{cita|Pasini|p. 15.|pasinirocche}}</ref>.
 
Nel 1503, durante il breve periodo di [[Repubblica di Venezia|dominazione veneziana]], il castello fu oggetto di un sopralluogo del provveditore Vincenzo Valier, che lo ritenne inadeguato dal punto di vista balistico alle moderne esigenze difensive.
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===I restauri del Novecento===
In anni recenti Castel Sismondo è stato oggetto di un generale restauro, diretto da Carla Tomasini Pietramellara<ref name="comune.rimini.it"/>, che ne ha permesso la fruizione da parte del pubblico, la conservazione e la comprensione delle fasi costruttive<ref name="emiliaromagna.beniculturali.it"/>. L'accessibilità è stata garantita con l'introduzione di [[ascensori]], passerelle e nuovi corpi scala di disegno contemporaneo all'interno del mastio e dell'ala di Isotta.
Nel corso dei lavori sono emerse preesistenze di età romana e altomedievale, tra cui i resti delle mura tardo imperiali (il cui tracciato segue esattamente il fronte sud-occidentale del mastio), una porta e le fondazioni di una torre<ref name =biordi7 >{{cita|Biordi e Foschi|p. 7.|biordi}}</ref>, che sono stati resi visibili e integrati nella nuova sistemazione dei percorsi e degli spazi espositivi.
 
==Il castello==
[[File:Castel Sismondo Rimini reconstruction.jpg|thumb|Ricostruzione del castello nell’assetto della metà del XV secolo. Sono indicati: il fossato (1), la corte a mare (2), la corte di mezzo (3), la corte del soccorso (4), il mastio (5) e il palazzo di Isotta (6)]]
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[[File:Rimini053.jpg|thumb|Il castello oggi]]
[[File:Rimini049.jpg|thumb|Il tratto di mura che chiude a sud-ovest la corte del soccorso]]
Castel Sismondo era un complesso di grandiose dimensioni, simile ad una cittadella fortificata, e interamente circondato da un'enorme [[fossato (architettura)|fossato]] asciutto<ref name = "donati93" >{{cita|Donati|p. 93.|donati}}</ref><ref name = "maroni105" >{{cita|Maroni e Stoppioni|p. 105.|maroni}}</ref>, al centro del quale scorreva un rigagnolo denominato “fustigata”.
Il fossato era predisposto per l'allagamento, che poteva avvenire solo sfruttando particolari sistemi idrici, essendo posto ad un livello superiore rispetto al fiume [[Marecchia]].
 
Il castello era interamente racchiuso da un'alta cinta esterna dall'andamento irregolare, entro la quale si aprivano due grandi spazi aperti: la corte a mare, rivolta verso la città, e la corte del soccorso, verso la campagna<ref name="donati93"/><ref name="icastelli.org">{{cita web|url=http://www.icastelli.org/monografie/C_Sismondo/C_Sismondo.htm | titolo=''Castel Sismondo''}}</ref>.
 
Le due corti comunicavano attraverso una corte minore ricavata all'interno del nucleo centrale del castello, la rocca di mezzo, a sua volta diviso in due corpi di fabbrica principali: il mastio e l'ala di Isotta, collegati ad un livello intermedio tra il primo e il secondo piano attraverso un passaggio coperto. La rocca di mezzo e le due corti erano presidiate ognuna da una propria guarnigione e da un castellano; nel complesso risultano tuttavia scarsi gli alloggi per i soldati, che dovevano essere in numero molto limitato<ref name = "rocche52" >{{cita|Pasini|p. 52.|rocche}}</ref>.
 
[[Roberto Valturio]], nel suo trattato [[De re militari (Valturio)|De re militari]], magnificò il castello ricordandone le enormi dimensioni (350 passi), la grandiosità delle [[scarpa (architettura)|scarpe]], paragonate a [[piramidi]], il numero di [[finestra|finestre]] (160), torri (6, alte 80 piedi)<ref name="tonini39"/> e ponti (4), l'ampiezza del [[cammino di ronda]], la complessità dell'articolazione e l'imponenza dei [[terrapieno|terrapieni]]<ref name = "matteini96" >{{cita|Matteini|p. 96.|matteini}}</ref>.
Lo storico ne celebrò la bellezza architettonica e la solidità di fortificazione militare, riconoscendo il castello non solo come fondamentale difesa per la città, ma come motivo di ammirazione per l'[[Italia]] intera<ref name="matteini96"/>.
 
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La grande conoscenza del Malatesta dell'arte militare del tempo e delle nuove artiglierie, permise la commissione di una struttura [[fortificazione alla moderna|fortificata alla moderna]], capace cioè di resistere alla forza distruttrice delle armi da fuoco. Le cortine infatti, sono molto più robuste del solito e gli stessi grandi torrioni quadrangolari accoglievano al loro interno un cannone in bronzo ciascuno.
 
Come nel [[Tempio Malatestiano]], anche nel castello convivono elementi architettonici e decorativi discordanti, testimoni della transizione avvenuta nella prima metà del XV secolo tra la tradizione medievale e la cultura nuova del Rinascimento<ref name = "rocche58" >{{cita|Pasini|p. 58.|rocche}}</ref>.
 
===La corte a mare===
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===La cinta interna===
[[File:Rimini Castel Sismondo.JPG|thumb|La torre maggiore e la torre d’ingresso al castello]]
La rocca di mezzo ha una pianta irregolare ed è chiusa da un giro di bastioni a [[scarpa (architettura)|scarpa]] rafforzati agli angoli da quattro torri quadrangolari (esisteva anche una quinta torre, posta all'angolo nord-occidentale del palazzo d'Isotta). I torrioni sono tutti rivolti verso la città e si affiancano a vicenda, tenendo sotto tiro tutte le direzioni d'accesso e creando un sistema difensivo con punti di tiro e di osservazione efficace contro le [[armi da fuoco]]<ref name = pasinirocche12-15 >{{cita|Pasini|p. 12-15.|pasinirocche}}</ref>. La disposizione delle torri accredita la tesi che il castello sia stato costruito sostanzialmente per difendere il signore dalle eventuali rivolte dei sudditi prima ancora che per difendere la città dai nemici esterni<ref name = "pasiniitinerari23" >{{cita|Pasini|p. 23.|pasiniitinerari}}</ref>.
 
Le prime due torri serrano il corpo di ingresso; quella di sinistra, più bassa, è rafforzata da un riempimento di terra che ne occupa tutto il livello inferiore; la torre di destra (torre maggiore), più alta e in posizione più esterna, fungeva da torre scalare, ed ha al suo interno una scalone elicoidale che conduce ai piani superiori del mastio.