Kashima Shinden Jikishinkage-ryū: differenze tra le versioni

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{{F|Giappone|novembre 2013|Completa assenza di note e bibliografia}}
{{nihongo|'''Kashima Shinden Jikishinkage Ryu-ryū'''|鹿島神傳直心影流}}, o più brevemente {{nihongo|''Jikishinkage Ryu-ryū''|直心影流}}, è una tradizionale scuola di spada ([[koryū]] [[kenjutsu]]) sviluppatasi in [[Giappone]] nell'alto [[epoca Sengoku|periodo Sengoku]].
È una delle antiche [[arti marziali]] giapponesi che sono praticate ancora oggi.
 
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*''Shinden'': donato da Dio;
*''Jikishinkage'': dall'ombra del cuore;
*''RyuRyū'': scuola.
 
== Storia ==
 
Jikishinkage Ryu-ryū deriva dalle antiche scuole di scherma affermatesi tra il tardo periodo Muromachi e l'alto periodo Sengoku - tra la fine del [[XV secolo|XV]] e l'inizio del [[XVI secolo]] - presso il santuario di Kashima grazie a {{nihongo|Matsumoto Bizen-no-Kami Naokatsu|松本備前守尚勝|| — [[1467]]-[[1524]]}}.
 
La scuola Jikishinkage discende direttamente da due diverse scuole: Kage Ryu e Shinkage Ryu. Kage Ryu (o ''scuola dell'ombra'') fu fondata nel [[1490]] dal samurai Aizu Iko, che perfezionò il proprio stile e lo diffuse in Giappone. Tuttavia è noto che, nel [[1525]], un altro samurai chiamato Kumizume Ise no Kami Nobutsuno ([[1508]]-[[1548]]) insegnava un proprio stile di kenjutsu come forma derivata del Kage Ryu-ryū, che egli chiamava Shinkage Ryu-ryū (o ''nuova scuola della ombra''). Jikishinkage Ryu-ryū è la ''nuovissima scuola dell'antica ombra'', e ciò denoterebbe rispetto verso gli antichi maestri. Matsumoto Bizen no Kami Naukatsu fu un famoso maestro di kenjutsu e fondò una propria scuola che dapprima chiamò Kashima ShinryuShin-ryū, poi Kashima Shinden Jikishinkage Ryu-ryū. Queste scuole sono ancor oggi praticate e secondo diverse varianti.
 
Il 14° grande maestro di Jikishinkage Ryu-ryū Kenjutsu fu il famoso spadaccino Kenkichi Sakakabira ([[1830]]-[[1894]]), guardia personale dello [[Shōgun]]. I suoi due migliori discepoli furono Matsudaira Yasutoshi e Yamada Jirokichi ([[1863]]-[[1930]]); entrambi studiarono gli stili più tradizionali del Jikishinkage Ryu-ryū. Il miglior allievo di Yasutoshi fu Makita Shigekatsu ([[1849]]-[[1914]]), giovane discendente di una famiglia di samurai dello [[Hokkaidō]], il cui nome insieme alla scuola Jikishinkage, divennero famosi durante la guerra civile giapponese del [[1867]]-[[1868]] (la [[guerra Boshin]]). Oltre che di spada egli fu anche un esperto praticante di [[Kyudo]], l'arte marziale giapponese dell'arco. Shigekatsu ereditò il titolo di grande maestro di Jikishinkage Ryu-ryū, ma la guerra in cui combatteva contro l'imperatore era una causa destinata a fallire. La casta dei [[samurai]] fu infatti sciolta e Shigekatsu dovette fuggire. Quando tornò in Hokkaidō aprì un proprio [[dojo]], detto Jikishin Kan Dojo, e insegnò diverse arti marziali, non solamente il Kenjutsu. Il suo dojo divenne famoso nonostante la messa al bando, nel 1876, dell'uso di portare la [[katana]].
 
Dopo la sua morte, nel [[1914]], il villaggio di Atsuta eresse in sua memoria un obelisco di granito nero, che esiste ancora oggi. La tradizione familiare è stata portata avanti da un discendente di Shigekatsu, Kimiyoshi Suzuki (n. 1934), che è maestro di Goju Ryu [[Karate]] (vedi [[stili del karate]]) e di Jikishinkage Ryu-ryū.
 
== Caratteristiche ==
 
Lo stile della scuola Jikishinkage ha notevoli diversità rispetto al [[kendo]] moderno:
*'''Unpo''' è il caratteristico passo di Jikishinkage Ryu-ryū in cui, diversamente dallo [[suriashi]] del kendo moderno, entrambi i piedi mantengono sempre il contatto con il suolo.
*Ogni [[kata]] si svolge in coppia con i partner che vestono due distinti ruoli: '''Uchitachi''' e '''Shitachi''' ("''padre''" e "''figlio''"). Uchitaci fa partire i movimenti e determina il ritmo del kata; è il ruolo guida che spetta al partner più esperto, il quale dovrebbe stare sempre di faccia al sole. Shitachi invece è l'ombra, che segue costantemente il movimento di Uchitachi per apprendere, come un allievo o appunto un figlio, ma anche cercando di trarne vantaggio nello sferrare i propri attacchi, da cui Uchitachi deve guardarsi. Jikishinkage Ryu-ryū ha un approccio [[yin]]/[[yang]]: dentro al padre si trova il figlio e dentro al figlio c'è il padre. Così nel kata entrambi i partner si alternano a ricoprire a turno il ruolo di Uchitachi e di Shitachi, facendo di solito iniziare il più esperto in quello di Uchitachi.
*Il [[kiai]] non consiste solamente nell'urlo, ma costituisce un modo di respirazione che presuppone un corretto stato di concentrazione.
*'''Kamihanen''' (semicerchio superiore o ''jo han en'') e '''shimohanen''' (semicerchio inferiore o ''ge ha en'') sono dei movimenti caratteristici di questo stile di spada. Consistono nel far compiere a entrambe le braccia, la destra con la spada e la sinistra libera, un semicerchio verso l'alto (Kamihanen) e verso il basso (shimohanen). Il movimento si chiude con le braccia aperte orizzontalmente a croce ('''nio dachi'''): nella mano destra la spada punta verticalmente al cielo, nella mano sinistra chiusa a pugno solo il dito indice punta teso verso terra. Kamihanen e shimohanen possono essere considerati, sia come una sorta di movimenti rituali di ringraziamento, che atti meditativi e sono eseguiti rispettivamente all'inizio e alla fine dei kata e del [[suburi]]. Sarebbero una rappresentazione di ogni entità celeste e terrena, in cui il praticante si pone al centro del tutto.
 
I praticanti di Jikishinkage Ryu-ryū utilizzano sia [[odachi]] (grande spada) che [[kodachi]] (spada corta).
 
== Kata ==
I tradizionali kata di Jikishinkage Ryu-ryū sono 5:
 
=== Hojo ===
 
'''Hojo''' è il classico primo kata di Jikishinkage Ryu-ryū. I praticanti di solito usano [[bokken]] (una spada di legno da allenamento), ma si può usare anche [[shinken]] (una spada vera). Il kata si compone di quattro parti, che corrispondono alle stagioni. Ogni stagione, aprendosi con Kamihanen e chiudendosi con Shimohanen, si compone di 6-8 [[waza]] (movimenti), ma ciascuna ha una propria cadenza nei movimenti, nei passi, nel respiro, nel kiai, ecc., e richiama i motivi e le simbologie specifiche che essa rappresenta.
 
Si inizia con ''haru no tachi'' (primavera), che si esegue in modo fluido e vivace, accompagnata da forti kiai. Il [[koan]] (principio guida) della primavera è ''hasso happa'' (otto direzioni), essa richiama temi come la vita che accelera, l'infanzia, il mattino, il riscaldarsi del giorno.