Níðhöggr: differenze tra le versioni

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Non è chiaro se i riferimenti tramandati, spesso oscuri e allusivi, si riferiscano sempre alla stessa creatura o non, piuttosto, a diverse figure con lo stesso nome.
 
Così nella [[VöluspáVǫluspá]], canto 39:
 
{{Citazione| Vide lei in quel luogo guadare<br />
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Una serpe di nome Níðhöggr si annida tra le radici di [[Yggdrasill]], l'albero cosmico, scambiando costantemente insulti con l'[[Aquila chrysaetos|aquila]] che sta sulla sommità dei rami, per il tramite dello [[scoiattolo]] [[Ratatoskr]].
 
Un altro NíðhöggrNíðhǫggr è nominato in riferimento al [[RagnarökRagnarǫk]], la fine del mondo, nell'ultimo canto, il 66:
 
{{Citazione| E viene di tenebra,<br />
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nú mun hon sökkvask|lingua=non}}
 
Da questi versi si desume che, quando il mondo, distrutto, rinascerà dalle sue ceneri, giovane e splendente, su di esso volerà come un'ombra NíðhöggrNíðhǫggr, qui definito "serpe lucente di [[NiðafjöllNiðafjǫll]]", portando tra le piume i cadaveri dei morti.
 
Altresì è sempre NíðhöggrNíðhǫggr il nome del serpente che, nell'aldilà, tormenta i cadaveri dei morti e se ne nutre.
 
Da segnalare infine come NíðhöggrNíðhǫggr sia anche il nome di un [[Nano (mitologia)|nano]].
 
== Nella cultura popolare ==