Piovene Rocchette: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
revisione testo e note
Riga 12:
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Divisione amm grado 2=Vicenza
|Amministratore locale=ErminoErminio Masero
|Partito=
|Data elezione=26-5-2014
Riga 176:
 
In tempi ancor più recenti si è aggiunto il Grumello, un quartiere sviluppatosi lungo la [[Strada statale 350 di Folgaria e di Val d'Astico|SP 350]] presso il confine con [[Santorso]].
 
== Economia ==
Come altri centri dell'Alto Vicentino - Arsiero, Schio e Valdagno - nella seconda metà dell'Ottocento Piovene passò rapidamente da un'economia di tipo esclusivamente agricolo a quella industriale, il che influì notevolmente sull'incremento demografico. L'inizio si ebbe nel 1868 quando [[Alessandro Rossi (imprenditore)|Alessandro Rossi]] acquistò dal Comune "il diritto di un antico mulino da macina" sulla riva destra dell'Astico, cui seguì l'acquisto di una vasta area adiacente per costruire uno stabilimento tessile. La costruzione della diga e delle strutture murarie fu affidata alla "Società dei Lavaroni", muratori e carpentieri di [[Lavarone]], cui si unì rapidamente altra manodopera, che raggiunse in breve le 500 unità.
 
Lo stabilimento per la filatura e la tintoria della lana pettinata venne inaugurato il 23 dicembre 1869, dopo due anni di lavoro: allora impiegava 500 dipendenti. Nel volgere di un triennio furono realizzati altri tre stabilimenti il Rocchette 2° per la tessitura, in territorio di Cogollo (abbandonato e trasferito a Schio dopo l'alluvione del 1966), il Rocchette 3° (costruito nel 1866 in seguito all'arrivo dell'elettricità) e quello di Ca' Lapi (sulla destra dell'Astico e abbandonato dopo i danni della I guerra mondiale). In sostanza, dopo un secolo dall'inizio dell'attività tutti gli stabilimenti sono stati chiusi e trasferiti altrove e buona parte dei piovenesi per lavorare deve portarsi nei paesi vicini<ref name = Brazzale74>Antonio Brazzale, ''Dalle Bregonze al Summano …", ''op. cit.'', pp. 72-74</ref>.
 
Operano in paese alcune industrie nel settore del legno, dei marmi e della meccanica e laboratori artigianali per la lavorazione del ferro, del legno, della maglieria.
 
Ancora viva è la lavorazione della pietra, che conta una tradizione antichissima: in pietra di Piovene erano i capitelli compositi del romano [[Teatro Berga]] di Vicenza, come anche [[Palazzo Trissino]] di Vicenza, costruito con i lucidi marmi bianchi di Piovene. Lo stesso [[Andrea Palladio]] si servì di questa pietra per altri palazzi vicentini, dal bianco al verdone, dal rosso al grigio, ricordati dal [[Gaetano Maccà|Maccà]] con ampia descrizione. Egli ci fa anche sapere che verso la fine del Settecento le cave erano cinque e vi lavoravano diverse centinaia di operai, che con il loro lavoro "introducevano nel paese non poca soma di denaro"<ref name = Brazzale74 />.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{...||centri abitati}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Erminio Masero
|Inizio = 25 maggio 2014
|Fine = in carica
|Carica = Sindaco
|Partito =
|Note =
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==