Disastro di Marcinelle: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
il numero dei lavoratori presenti nella miniera di Marcinelle nel giorno del disastro
Cenec (discussione | contributi)
Riga 40:
L'industria belga fu scarsamente intaccata dagli effetti distruttivi della [[seconda guerra mondiale]]; tuttavia il [[Belgio]], paese di dimensioni modeste, si ritrovò con poca manodopera disponibile. Ciò fece aumentare la richiesta di manodopera da parte del Belgio, soprattutto per il lavoro in miniera. Il 23 giugno 1946 fu firmato il [[Protocollo italo-belga]] che prevedeva l'invio di 50.000 lavoratori in cambio di carbone. Nacquero così ampi flussi migratori verso il paese, uno dei quali, forse il più importante, fu quello degli italiani verso le miniere belghe. Nel 1956 fra i {{formatnum:142000}} minatori impiegati, {{formatnum:63000}} erano stranieri e fra questi {{formatnum:44000}} erano italiani<ref>Dati tratti dal libro "...per un sacco di carbone", p. 29.</ref>.
 
Il "pozzo I " della miniera di Marcinelle era in funzione sin dal [[1830]]. Non è corretto affermare che esso fosse privo delle più elementari norme di sicurezza ma, di certo, la sua manutenzione era ridotta al minimo necessario. Tra le altre funzioni, questo pozzo serviva da canale d'entrata per l'aria. Il "pozzo II" invece operava come canale d'uscita per l'aria. Il "pozzo III", in costruzione, aveva delle gallerie connesse con i primi due, ma esse erano state chiuse per diverse e valide ragioni. Gli ascensori, due per pozzo, erano azionati da potenti motori posti all'esterno. In alto su grandi tralicci metallici erano poste due ''molette'', enormi ruote che sostenevano e guidavano i cavi degli ascensori. La maggior parte delle strutture all'interno del pozzo erano in legno. Questo perché, da sempre, il legno era il materiale più comunemente impiegato, ma anche il fatto che, ad una tale profondità, il cavo dell'ascensore potesse oscillare in modo tale da giungere a strisciare sulle traverse. Quindi, per evitare l'usura prematura del cavo, si dava preferenza alle strutture in legno. L'aerazione era assicurata da grandi ventilatori posti all'esterno che aspiravano l'aria viziata tramite il "pozzo II".
 
== Corso degli eventi ==