Storia del Portogallo: differenze tra le versioni

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== Seconda Repubblica ed ''Estado novo'' ==
{{Vedi anche|Seconda Repubblica portoghese|Estado Novo (Portogallo)}}
Con il colpo di Stato del 28 maggio [[1926]] veniva instaurata la "Seconda Repubblica", poi diventata "Estado Novo" nel [[1933]]. Comandata da [[António de Oliveira Salazar]], il quale trasformò il Portogallo in uno Stato parafascista, ideologicamente vicino all'Asse, anche se non partecipò alla Seconda Guerra Mondiale, restando apparentemente neutrale ma concedendo anzi passivamente ai Giapponesi di occupare [[Timor Est]] e [[Macao]] e attivamente agli Alleati l'uso di alcune basi militari nelle [[Azzorre]]. In seguito questa forma di governo si evolse in una sorta di stato autoritario monopartitico. Come avvenne anche prper la vicina Spagna alla fine del secondo conflitto mondiale, le potenze vincitrici non promossero nessun processo di democratizzazione, lasciando proseguire il regime dittatoriale fino oltre la morte dello stesso Salazar. Nel [[1961]] l'esercito portoghese fu impegnato [[Annessione indiana di Goa|in un'azione armata]] nella colonia di [[Goa]], contro l'invasione indiana. Il risultato fu un'umiliante sconfitta per l'esercito portoghese. In questa occasione venne persa la colonia indiana detenuta da oltre quattro secoli. Movimenti d'indipendenza diventarono attivi anche nell'Africa portoghese, dando avvio alla [[guerra coloniale portoghese]]. Il Portogallo, in questo periodo, non fu isolato diplomaticamente, dato che fu membro fondatore della NATO, della OECD e dell'EFTA.
 
Dopo la morte di Salazar nel [[1970]], arrivò al potere [[Marcelo Caetano]]. L'ascesa al potere di Caetano sembrava portare novità, tuttavia la guerra in Africa continuava, i prigionieri politici restavano incarcerati e la libertà di associazione non venne ripristinata. La [[censura]] venne solo allentata, mentre le elezioni erano ancora strettamente controllate. Il regime tenne i suoi tratti caratteristici: censura, [[corporativismo]] e [[stato di polizia]].