Disegno onirico: differenze tra le versioni
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{{O|arte|arg2=psicologia|luglio 2017}}
{{A|La pagina, pur abbastanza articolata, espone il concetto in modo confuso (copyviol da qualche testo settoriale?), con un linguaggio comprensibile solo agli "addetti ai lavori", circostanza che assieme alla totale mancanza di fonti non consente di valutarne l'effettiva rilevanza enciclopedica|arte
{{F|arte|argomento2=psicologia|giugno 2017}}
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Attraverso il Disegno Onirico, il bagaglio esperienziale-emotivo della storia personale viene rappresentato su un foglio come la scrittura automatica, superando il pensiero razionale. Nella memoria inconscia di ogni persona si trovano ricordi, pensieri, condizionamenti, aspirazioni, desideri accumulati nel tempo; nel Disegno Onirico le forme, i colori e i simboli diventano mediatori tra l’Io profondo e la coscienza.
I metodi proiettivi sono così chiamati perché sollecitano il soggetto a proiettare
• '''''Narrativa''''' = il soggetto narra di sé (narrazione di un vissuto) in modo grafo-pittorico;
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• '''''Terapeutica''''' = il soggetto trasferisce la riproduzione del motivo conflittuale all’esterno come segno grafico, come visione, elaborazione ed in ultimo con valore catartico.
Nel Disegno Onirico avviene un processo analogo a quello già espresso da Sigmund Freud a proposito del
Il metodo del Disegno Onirico comprende anche l'elaborazione dinamica di una griglia di lettura dello spazio grafico, la cui applicazione non può prescindere dalla conoscenza dell'intero metodo: solo l'approfondita conoscenza dell'intero metodo può fornire gli strumenti per la corretta lettura della griglia.
== Cenni storici ==
Negli anni settanta i professori [[Alberto Bermolen]] e [[Maria Grazia Dal Porto]], insieme al pittore argentino [[Abel Luis Raggio]], artista post-realista, hanno studiato il disegno simbolico e approfondito i concetti del Disegno Onirico, sperimentandolo come tecnica proiettiva. Di formazione psicoanalitica della scuola junghiana e, in seguito, docenti del dipartimento di Antropologia dell’Università
'''La Pedagogia e il Disegno onirico come espressione artistica di sé'''
Nella pluralità dei suoi linguaggi, l'''’'''Arte''''' è un '''potente veicolo di crescita e di creatività. Nel Disegno Onirico l’arte, l’antropologia, la psicologia si fondono in una tecnica, che attraverso le arti visive, plastiche, musicali, teatrali, corporee, stimola la parte creativa della persona.'''
Con il Disegno Onirico attraverso gli automatismi e indipendentemente dal controllo della ragione, emerge l’espressione diretta dell’attività inconscia. La persona esprime con il segno grafico e i colori liberamente, senza la preoccupazione di rientrare in categorie estetiche codificate, il suo universo sconosciuto e sommerso, mettendo in luce la dimensione individuale, archetipica, collettiva con spontaneità. Il disegno creato risulta una
{{portale|psicologia|sociologia|antropologia}}
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