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Talvolta ([[nomenclatura trinomiale]]) viene indicata nel nome anche la [[sottospecie]], ed in botanica anche altre suddivisioni minori, come la [[Varietà (biologia)|varietà]] o la [[cultivar]]. In zoologia la sottospecie, scritta in corsivo minuscolo, segue direttamente il nome specifico, mentre in botanica tra i due termini va inserita, non in corsivo, l'indicazione del tipo di suddivisione: subsp., var. o cv.
 
I gruppi di ogni categoria tassonomica costituiscono una partizione degli organismi noti: ciò significa che ogni individuo appartiene a una e una sola specie, a uno e un solo regno, e così via.<br />Le categorie tassonomiche sono ordinate gerarchicamente: ogni genere comprende integralmente una o più specie, ogni famiglia uno o più generi e così via. Man mano che si sale nella gerarchia le caratteristiche comuni ai membri dei gruppi sono minori di numero ma sempre più basilari.
Le categorie tassonomiche sono ordinate gerarchicamente: ogni genere comprende integralmente una o più specie, ogni famiglia uno o più generi e così via.
Man mano che si sale nella gerarchia le caratteristiche comuni ai membri dei gruppi sono minori di numero ma sempre più basilari.
 
Le categorie [[Tassonomia|tassonomiche]] più utilizzate sono:
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==Classificazione dei viventi==
[[File:Phylogenetic tree scientific names.svg|thumb|right|Una delle possibili classificazioni (albero filogenetico dei viventi), basato sulle sequenze ribosomiali dell'unità 16s di [[RNA ribosomiale|RNA]], originariamente proposto da [[Carl Woese]], detto ''Three-domain system'', del [[1990]]]]
I rapporti di somiglianza tra le specie (o i gruppi di livello superiore) sono esemplificabili da uno schema ad [[Albero (Topologia)|albero]] (o dendrogramma): due specie che hanno in comune il Genere saranno più simili e vicine tra loro di due che l'hanno diverso, generi simili avranno un nome comune di famiglia e così via. Idealmente la classificazione dovrebbe rispecchiare le [[filogenesi|relazioni filogenetiche]], ossia la topologia dell'[[albero filogenetico|albero evolutivo]]. Basandosi esclusivamente su ciò (criterio [[cladistica|cladistico]]) ogni ''gruppo naturale'' dovrebbe comprendere tutti e solo i discendenti di una forma ancestrale. Questo comporterebbe che, ad esempio, i [[Reptilia|Rettili]] non avrebbero dignità di gruppo naturale, in quanto [[Aves|Uccelli]] e [[Mammalia|Mammiferi]] discendono da Rettili estinti (Dinosauri e Terapsidi), o meglio, i rettili attuali dovrebbero includere anche gli uccelli, per essere un [[taxon]] [[Monofilia|monofiletico]], ovvero i [[Sauropsida]], eliminando gli uccelli tra le classi dei vertebrati.
Idealmente la classificazione dovrebbe rispecchiare le [[filogenesi|relazioni filogenetiche]], ossia la topologia dell'[[albero filogenetico|albero evolutivo]].
Basandosi esclusivamente su ciò (criterio [[cladistica|cladistico]]) ogni ''gruppo naturale'' dovrebbe comprendere tutti e solo i discendenti di una forma ancestrale.
Questo comporterebbe che, ad esempio, i [[Reptilia|Rettili]] non avrebbero dignità di gruppo naturale, in quanto [[Aves|Uccelli]] e [[Mammalia|Mammiferi]] discendono da Rettili estinti (Dinosauri e Terapsidi), o meglio, i rettili attuali dovrebbero includere anche gli uccelli, per essere un [[taxon]] [[Monofilia|monofiletico]], ovvero i [[Sauropsida]], eliminando gli uccelli tra le classi dei vertebrati.
 
Si ammettono quindi eventuali e discussi strappi alla regola quando, come nei casi citati, un ramo evolutivo ha subito modifiche abbastanza profonde.