Guglielmo I d'Orange: differenze tra le versioni

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A seguito di questa ondata tutto sembrava perduto, ma invece Margherita decise di accondiscendere alla richiesta dei nobili, purché essi si fossero impegnati a ristabilire l'ordine pubblico nel paese, invitando a prendere parte della Confederazione dei Nobili anche membri dell'alta nobiltà di stato come ad esempio lo stesso Guglielmo d'Orange. Tra la fine del [[1566]] e l'inizio del [[1567]], divenne chiaro che ella non avrebbe mantenuto le promesse fatte e dopo che alcune ribellioni minori fallirono, molti calvinisti e luterani entrarono nei Paesi Bassi. A questa notizia Filippo II fece sapere che avrebbe mandato il proprio generale d'esercito [[Fernando Álvarez de Toledo]], duca di [[Alba de Tormes|Alba]] (conosciuto anche col soprannome di "Duca di Ferro") a restaurare l'ordine; Guglielmo diede le proprie dimissioni dagli incarichi di stato e si ritirò nella nativa Nassau nell'aprile del [[1567]], apparentemente in segno di protesta, ma in realtà perché aveva finanziato gran parte delle rivolte fallite in seguito all'arrivo dei nuovi protestanti.
 
[[File:Anthonis Mor 020.jpg|thumb|left|right|[[Fernando Álvarez de Toledo]], duca di [[Alba de Tormes|Alba]], ritratto di [[Anthonis Mor]]]]
 
Dopo il suo arrivo nell'agosto del [[1567]], il duca d'Alba stabilì la fondazione del ''[[Consiglio dei torbidi]]'' (conosciuto popolarmente come ''Consiglio del Sangue'') per giudicare quanti fossero stati coinvolti nelle ribellioni e nell'iconoclastia. Guglielmo fu uno dei 10.000 richiamati dal Consiglio, ma non si presentò davanti alla corte. A seguito di questo fatto, venne dichiarato ufficialmente fuorilegge e le sue proprietà vennero confiscate. Come uno dei più prominenti e popolari politici dei Paesi Bassi, Guglielmo d'Orange emerse subito come uno dei capi della resistenza armata. Egli finanziò la ''[[Geuzen|Watergeuzen]]'', gruppo di rifugiati protestanti che formarono delle bande di corsari e razziarono le città spagnole della costa, uccidendo molti spagnoli e anche molti olandesi collaborazionisti. Egli raggruppò anche un esercito (composto in gran parte da mercenari tedeschi) per combattere via terra le armate del duca d'Alba. Guglielmo si alleò anche con gli ugonotti francesi a seguito delle guerre di religione in Francia e da loro ebbe altro sostegno.<ref>Wedgwood (1944) pg. 104.</ref> Guidata da suo fratello Luigi, l'armata invase il nord dei Paesi Bassi nel [[1568]], anche se subito l'azione si dimostrò fallimentare. Gli ugonotti vennero sconfitti dalle truppe francesi prima che potessero invadere i Paesi Bassi e una piccola forza condotta da [[Jean de Villers]] venne catturata due giorni dopo dai realisti. Villers, per aver salva la vita, rivelò ai francesi tutti i piani dei ribelli protestanti nei Paesi Bassi.<ref>Wedgwood (1944) pf. 105.</ref> Il 23 maggio, l'esercito al comando di Luigi vinse però nella [[Battaglia di Heiligerlee (1568)| battaglia di Heiligerlee]] nella provincia settentrionale di [[Groninga]] contro l'esercito spagnolo guidato dallo statholder dell'area, [[Jean de Ligne]], duca di Aremberg, che restò ucciso nello scontro assieme al fratello minore di Guglielmo, Adolfo.