Storia di Siracusa: differenze tra le versioni

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<br />Infine giunsero i [[Roma (città antica)|Romani]] che la conquistarono dopo un lungo assedio e dopo estenuanti lotte che portarono all'uccisione dell'inventore matematico siracusano, [[Archimede]], così definito dal filosofo e storico danese Johan Ludvig Heiberg:
{{Citazione|Dei più alti ingegni fu guida e maestro|[[Johan Ludvig Heiberg|J.L. Heiberg]]}}
[[File:West, Benjamin - Cicero and the magistrates discovering the tomb of Archimedes.JPG|miniatura|thumb|upright=1.6|La scena di [[Cicerone]] che scopre la tomba di [[Archimede]]. Quadro di [[Benjamin West]]]]
Dopo la conquista romana, avvenuta per mano del generale [[Marco Claudio Marcello]] nel [[212 a.C.]], durante la [[Seconda Guerra Punica]], Siracusa non riuscì più a riprendere la potenza di un tempo; [[Roma]] era in piena ascesa, e conquistò l'intera Sicilia. La città venne nominata ''Capitale'' della [[Sicilia (provincia romana)|Provincia Siciliana]], fu sede dei [[Pretore (storia romana)|Pretori romani]] inviati ad amministrare la Sicilia.
<br />Stette in città per un anno il generale romano [[Publio Cornelio Scipione]], meglio conosciuto come ''Scipione l'Africano'', il quale da Siracusa preparò l'esercito romano che poi sconfisse il cartaginese [[Annibale]], decretando per [[Roma]] la vittoria della Seconda Guerra Punica.